I profumi di una volta, i profili dei fienili in cui trovare tutti il
gusto della campagna vera. Una riscoperta per chi vive in luoghi in cui
non è difficile incontrare un trattore che rallenta il traffico di una
provinciale; una sorpresa per chi viene dalla metropoli e gli animali da
cortile li conosce solo dalle immagini di libri stampati e tv.
Torna,
per l’ottava edizione, l’iniziativa “Fattorie didattiche” della
Lombardia, porta aperta sui tesori delle cascine e sul lavoro dei loro
custodi. Promossa da regione Lombardia, e dal dipartimento agricoltura,
la manifestazione organizza una serie di giornate a porte aperte alle
fattorie di oggi, rivolti a scuole e famiglie.Un’iniziativa in cui il
Lodigiano, le sue campagne, i suoi panorami, i suoi lavoratori, sono
sempre più protagonisti. Sono ben 11 le aziende agricole della provincia
che quest’anno si mettono in gioco in «Fattorie Didattiche della
Lombardia», ognuno con la propria ricetta e le proprie particolarità.
Tra queste l’azienda agricola Baronchelli che Giampaolo e Giuseppe
Baronchelli gestiscono in frazione Cà dell’Acqua a Borgo San Giovanni. E
dove, tra oltre ai campi coltivati a mais, sarà possibile conoscere da
vicino la produzione di latte crudo. Tra le tappe del tour alla scoperta
delle meraviglie lombarde anche la Cascina Grazzanello di Mairago di
Spartaco Corvi, dove invece si potrà passeggiare tra le coltivazioni di
alberi ad alto fusto, come pioppi e frassini, e capire meglio la
produzione di mais, soia, noci, orzo e grano oltre a quella «golosa»
della confetture prodotte nel feudo di Mairago. Anche a Pieve Fissiraga ,
e alla società agricola Toninelli di via Cascina Castagna, porte aperte
quest’anno e visite guidate per dare lustro alla produzione di ovini,
suini e bovini da latte, oltre a quella del riso. Non mancano presenze
dal capoluogo, come il centro Floralia di Moreno Oldani, il paradiso di
piante e fiori di via della Marescalca, e l’azienda agricola didattico
sperimentale E. Staffini di Celestino Cremonesi a Villa Igea, in cui
accanto alle coltivazioni cerealiche si affiancano la trasformazione di
latticini stagionati e i prodotti da forno. Anche la Bassa partecipa
all’iniziativa, con l’Itas Tosi di Codogno (viale Marconi), istituto
superiore, ma anche azienda ad indirizzo cerealicolo, orticolo e
floricolo con allevamento di bovini (e in particolare delle razze
Frisone e Brunalpina), l’azienda Le Cascine di Carlo e Paola Vailati
Riboni di Terranova dei Passerini (e i loro particolari suini di razza
Limousine) e l’agriturismo Isolone di San Rocco al Porto di Luigi
Gruppi, dove si coltivano mais da seme, con utilizzo più razionale di
fitofarmaci e concimi, oltre a legna. Tra le sorprese che sarà possibile
scoprire nell’iniziative, le oltre 20 specie di pesci d’acqua dolce
visibile al parco ittico Paradiso di Carlo Brambilla a Zelo Buon Persico
(Villa Pompeiana), il feudo San Gabriele Mulinas di Luigi Riva a
Caselle Lurani (produzione di riso), la società agricola Virolo di
Benedetta Vedove a Mulazzano (che si dedica, oltre al riso, anche a
mais, orzo e ortaggi). Tra apicoltura, allevamento di bovini da carne e
cereali, anche la Tenuta del Boscone di Camairago di Matteo Biancardi
terrà le porte aperte per l’iniziativa del Pirellone.Fonte: Il Cittadino