giovedì 27 ottobre 2011

Lodi - “Porte aperte” in undici aziende per rivivere il gusto della cascina

I profumi di una volta, i profili dei fienili in cui trovare tutti il gusto della campagna vera. Una riscoperta per chi vive in luoghi in cui non è difficile incontrare un trattore che rallenta il traffico di una provinciale; una sorpresa per chi viene dalla metropoli e gli animali da cortile li conosce solo dalle immagini di libri stampati e tv.
Torna, per l’ottava edizione, l’iniziativa “Fattorie didattiche” della Lombardia, porta aperta sui tesori delle cascine e sul lavoro dei loro custodi. Promossa da regione Lombardia, e dal dipartimento agricoltura, la manifestazione organizza una serie di giornate a porte aperte alle fattorie di oggi, rivolti a scuole e famiglie.Un’iniziativa in cui il Lodigiano, le sue campagne, i suoi panorami, i suoi lavoratori, sono sempre più protagonisti. Sono ben 11 le aziende agricole della provincia che quest’anno si mettono in gioco in «Fattorie Didattiche della Lombardia», ognuno con la propria ricetta e le proprie particolarità. Tra queste l’azienda agricola Baronchelli che Giampaolo e Giuseppe Baronchelli gestiscono in frazione Cà dell’Acqua a Borgo San Giovanni. E dove, tra oltre ai campi coltivati a mais, sarà possibile conoscere da vicino la produzione di latte crudo. Tra le tappe del tour alla scoperta delle meraviglie lombarde anche la Cascina Grazzanello di Mairago di Spartaco Corvi, dove invece si potrà passeggiare tra le coltivazioni di alberi ad alto fusto, come pioppi e frassini, e capire meglio la produzione di mais, soia, noci, orzo e grano oltre a quella «golosa» della confetture prodotte nel feudo di Mairago. Anche a Pieve Fissiraga , e alla società agricola Toninelli di via Cascina Castagna, porte aperte quest’anno e visite guidate per dare lustro alla produzione di ovini, suini e bovini da latte, oltre a quella del riso. Non mancano presenze dal capoluogo, come il centro Floralia di Moreno Oldani, il paradiso di piante e fiori di via della Marescalca, e l’azienda agricola didattico sperimentale E. Staffini di Celestino Cremonesi a Villa Igea, in cui accanto alle coltivazioni cerealiche si affiancano la trasformazione di latticini stagionati e i prodotti da forno. Anche la Bassa partecipa all’iniziativa, con l’Itas Tosi di Codogno (viale Marconi), istituto superiore, ma anche azienda ad indirizzo cerealicolo, orticolo e floricolo con allevamento di bovini (e in particolare delle razze Frisone e Brunalpina), l’azienda Le Cascine di Carlo e Paola Vailati Riboni di Terranova dei Passerini (e i loro particolari suini di razza Limousine) e l’agriturismo Isolone di San Rocco al Porto di Luigi Gruppi, dove si coltivano mais da seme, con utilizzo più razionale di fitofarmaci e concimi, oltre a legna. Tra le sorprese che sarà possibile scoprire nell’iniziative, le oltre 20 specie di pesci d’acqua dolce visibile al parco ittico Paradiso di Carlo Brambilla a Zelo Buon Persico (Villa Pompeiana), il feudo San Gabriele Mulinas di Luigi Riva a Caselle Lurani (produzione di riso), la società agricola Virolo di Benedetta Vedove a Mulazzano (che si dedica, oltre al riso, anche a mais, orzo e ortaggi). Tra apicoltura, allevamento di bovini da carne e cereali, anche la Tenuta del Boscone di Camairago di Matteo Biancardi terrà le porte aperte per l’iniziativa del Pirellone.Fonte: Il Cittadino
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