Tre milioni di euro spalmati in tre anni per proseguire le opere di
copertura del Redefossi. Le risorse dovrebbero arrivare dagli oneri di
urbanizzazione, a partire da 1 milione di euro già appostato per il 2012
che, stando agli intenti sulla carta, dovrebbe garantire continuità
all’intervento di risanamento del tratto di Borgolombardo.
A sciogliere i
dubbi espressi nei giorni scorsi dal comitato civico impegnato da lungo
tempo nella battaglia per la bonifica del territorio è il nuovo
Programma di opere pubbliche recentemente varato dalla giunta, nel
quale, tra il lungo elenco di voci, un capitolo di spesa è dedicato alla
“riqualificazione del cavo” che separa la via Emilia da una sequenza
ininterrotta di palazzi. I prossimi lavori dovrebbero concentrarsi nel
segmento tra Sesto Gallo e via Curiel. Se dunque la delegazione civica,
preoccupata anche per i ritardi delle opere in corso, soprattutto per i
disagi sentiti in via Pinciroli, ha sollecitato un appuntamento con il
sindaco riguardo le intenzioni per il futuro, le prime risposte sono
vergate nel documento varato dalla giunta di Alessandro Lorenzano. Per
l’avvio dei nuovi interventi, che richiederanno comunque una serie di
passaggi riguardo ad esempio il bando di appalto, non sarà necessario
affrontare l’iter legato alla progettazione e alle autorizzazioni, in
quanto si tratta di lotti compresi in un’unico disegno complessivo che
negli anni scorsi ha già ottenuto il via libera dalle autorità
competenti. Ulteriori elementi verranno a questo punto forniti dai
vertici del Comune nel corso del confronto chiesto a gran voce dai
portavoce della zona, i quali si sono mostrati tenaci nel sollecitare
rispetto delle scadenze e aggiornamenti sulle prossime tabelle di
marcia. Non solo. Spostandosi nella zona di via Magri e Toscani, sembra
che anche su quel pezzo di fosso, che da lungo tempo è fonte di annosi
disagi di carattere igienico-sanitario, si concentrerà un investimento
pari a un milione e 200mila euro. La parte più impegnativa è annotata
sull’anno 2013, ma già nel 2012 verrà affrontata una spesa di 200mila
euro, tenendo conto che in questo caso dovrà essere ancora effettuato lo
studio di fattibilità.Risale a circa un anno e mezzo fa la protesta
animata da un gruppo di abitanti che con cartelli alla mano negli ultimi
mesi del mandato di Gina Greco avevano interrotto i lavori del
consiglio per sollecitare un impegno a restituire un clima di decoro in
un contesto urbano alle prese con topi, miasmi e sporcizia legati alla
situazione del fosso. Era emerso che per quella parte di cavo ci sarebbe
una distribuzione di competenze tra Comune e Regione, che dovrebbe
fornire un decisivo contributo agli interventi. Sono seguiti una serie
di noti scossoni politici, dopodiché a giugno sono state effettuate
alcune opere per tamponare la situazione. A questo punto sembra che
anche su quest’altro fronte nel prossimo biennio potrebbe essere
decisivo.Fonte: Il Cittadino