giovedì 10 novembre 2011

San Giuliano - Stanziati 3 milioni per il Redefossi

Tre milioni di euro spalmati in tre anni per proseguire le opere di copertura del Redefossi. Le risorse dovrebbero arrivare dagli oneri di urbanizzazione, a partire da 1 milione di euro già appostato per il 2012 che, stando agli intenti sulla carta, dovrebbe garantire continuità all’intervento di risanamento del tratto di Borgolombardo.

A sciogliere i dubbi espressi nei giorni scorsi dal comitato civico impegnato da lungo tempo nella battaglia per la bonifica del territorio è il nuovo Programma di opere pubbliche recentemente varato dalla giunta, nel quale, tra il lungo elenco di voci, un capitolo di spesa è dedicato alla “riqualificazione del cavo” che separa la via Emilia da una sequenza ininterrotta di palazzi. I prossimi lavori dovrebbero concentrarsi nel segmento tra Sesto Gallo e via Curiel. Se dunque la delegazione civica, preoccupata anche per i ritardi delle opere in corso, soprattutto per i disagi sentiti in via Pinciroli, ha sollecitato un appuntamento con il sindaco riguardo le intenzioni per il futuro, le prime risposte sono vergate nel documento varato dalla giunta di Alessandro Lorenzano. Per l’avvio dei nuovi interventi, che richiederanno comunque una serie di passaggi riguardo ad esempio il bando di appalto, non sarà necessario affrontare l’iter legato alla progettazione e alle autorizzazioni, in quanto si tratta di lotti compresi in un’unico disegno complessivo che negli anni scorsi ha già ottenuto il via libera dalle autorità competenti. Ulteriori elementi verranno a questo punto forniti dai vertici del Comune nel corso del confronto chiesto a gran voce dai portavoce della zona, i quali si sono mostrati tenaci nel sollecitare rispetto delle scadenze e aggiornamenti sulle prossime tabelle di marcia. Non solo. Spostandosi nella zona di via Magri e Toscani, sembra che anche su quel pezzo di fosso, che da lungo tempo è fonte di annosi disagi di carattere igienico-sanitario, si concentrerà un investimento pari a un milione e 200mila euro. La parte più impegnativa è annotata sull’anno 2013, ma già nel 2012 verrà affrontata una spesa di 200mila euro, tenendo conto che in questo caso dovrà essere ancora effettuato lo studio di fattibilità.Risale a circa un anno e mezzo fa la protesta animata da un gruppo di abitanti che con cartelli alla mano negli ultimi mesi del mandato di Gina Greco avevano interrotto i lavori del consiglio per sollecitare un impegno a restituire un clima di decoro in un contesto urbano alle prese con topi, miasmi e sporcizia legati alla situazione del fosso. Era emerso che per quella parte di cavo ci sarebbe una distribuzione di competenze tra Comune e Regione, che dovrebbe fornire un decisivo contributo agli interventi. Sono seguiti una serie di noti scossoni politici, dopodiché a giugno sono state effettuate alcune opere per tamponare la situazione. A questo punto sembra che anche su quest’altro fronte nel prossimo biennio potrebbe essere decisivo.Fonte: Il Cittadino
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