«La rotatoria davanti all’ospedale Predabissi è slittata di un altro
anno, la provincia di Milano dica con chiarezza se l’intervento è nel
piano delle opere pubbliche». Un’interrogazione del consigliere
provinciale Sel Pietro Mezzi “toglie la polvere” a un’altra di quelle
ipotesi urbanistiche che accompagnano da anni il Sudmilano: la
trasformazione a rondò dell’accesso al Predabissi, baricentro
dell’Azienda ospedaliera di Melegnano.
Nel frattempo alcune informazioni
arrivano da Mario Mazza, sindaco del comune interessato: «Siamo alla
fase degli espropri - riassume il primo cittadino - con l’accordo di
affidare la procedura di cessione alla Provincia con una sola voltura.
Il comune di Vizzolo dovrebbe fare quattro indennizzi diversi per
quattro proprietari; così invece si fa un provvedimento unico per
l’intera area. Essendo gli indennizzi simbolici, non credo che le
procedure dureranno ancora mesi. Nel 2012 insomma la rotonda può
partire». La trasformazione dell’incrocio a raso in sistema rotatorio è
una delle due cose che l’ospedale Predabissi di Vizzolo attende con
urgenza... più o meno dal 1969, cioè dall’anno in cui il nosocomio
storico di Melegnano, che era in centro dove oggi c’è l’istituto
superiore Benini, si trasferì e venne ampliato nell’attuale plesso
sanitario capace di 250 posti di degenza. Da allora per accedere al
piazzale dell’ospedale bisogna svoltare a sinistra lungo la provinciale
138 Pandina (per chi proviene da Dresano) e ugualmente con svolta a
sinistra bisogna uscire andando in direzione Melegnano. La situazione è
ulteriormente complicata dalla cronica penuria di parcheggi interni,
cioè nel piazzale asfaltato davanti al pronto soccorso. Tuttavia si
cerca di dividere i problemi in vari aspetti e da diverso tempo il
confronto fra la provincia di Milano, la direzione ospedaliera, il
comune di Vizzolo, il Parco Sud e le proprietà dei lotti è arrivato a
una “piattaforma” in grado di risolvere almeno l’aspetto del rondò mai
realizzato. L’interesse del consigliere Mezzi torna però a interrogare
l’incognita tempi: «Esiste un progetto esecutivo della rotatoria ? - è
una delle istanze dell’ex assessore provinciale al territorio -. L’opera
è inserita nel piano programma degli investimenti provinciali per
l’anno in corso ? L’attenzione su questi aspetti - aggiunge Mezzi - deve
restare alta». La risposta ai quesiti posti da Mezzi potrebbe arrivare
nel giro di un mese, mentre nel frattempo il primo cittadino Mazza
chiarisce che il passaggio burocratico delle cessioni di area ha
rallentato le previsioni: «Il cantiere deve partire su quattro
appezzamenti di pochi metri quadrati, ma appartenenti a quattro soggetti
diversi: l’amministrazione comunale, l’azienda ospedaliera e due
privati. La piattaforma di intesa c’è, è la Provincia con il suo settore
espropri che deve ratificare l’acquisto unitario delle superfici a
pubblica utilità».Fonte: Il Cittadino