Una scossa di terremoto fa ancora una volta tremare il Lodigiano. Il
sisma è stato avvertito ieri pomeriggio, poco prima delle 16.
L’epicentro è stato a Frignano, in provincia di Parma, con una potenza
di magnitudo 5.4. L’episodio si è sviluppato a 60 chilometri di
profondità in Emilia, ma le conseguenze sono arrivate fino alla nostra
provincia.
Case e monumenti sono stati sottoposti ad alcuni sussulti. E
subito si è diffuso il panico. I centralini dei Vigili del fuoco sono
stati tempestati di chiamate.I pompieri hanno stimato che nel giro di
un’ora hanno ricevuto una trentina di telefonate. Alcuni cittadini hanno
semplicemente domandato informazioni su quanto stava accadendo, altri
hanno richiesto l’intervento per sospetti danni agli edifici. Un grande
sforzo per la centrale operativa del “115”, che è stata impegnata per
diverse ore su più fronti per fare i sopralluoghi. Le squadre dei vigili
del fuoco sono entrate in azione in tanti comuni (tra cui Casale,
Codogno, Lodi e San Colombano). È stato domandato il loro supporto per
verificare la presenza di crepe e per testare la tenuta di strutture.
Gli esperti hanno esaminato edifici e plessi scolastici. Dai primi esami
compiuti, non sono emersi danni evidenti. In alcune realtà della
provincia sono state anche evacuate le scuole per precauzione. Ad
esempio a Somaglia si pensava ad una fuga di gas nell’istituto delle
elementari e medie, intitolato a “Mario Borsa”, tanto che 250 bimbi sono
stati fatti uscire subito. Un allarme che dopo i controlli è rientrato.
A San Colombano invece gli alunni delle elementari sono stati fatti
allontanare dalla scuola e hanno dovuto lasciare in classe libri e
zaini, che recupereranno solo lunedì, dopo che saranno fatti dei rilievi
sulla struttura. È stata inoltre avvertita la Protezione civile, che si
è subito messa in moto per dare una mano, per avviare le necessarie
procedure di sicurezza. Per fare il punto sull’impegno delle “tute
gialle” è intervenuto il referente di Protezione civile e polizia
provinciale, Arcangelo Miano: «Sono stati fatti controlli di protezione
civile nei comuni di Camairago, Fombio, Livraga, Bertonico, Somaglia.
Controlli sono stati compiuti inoltre a Cavacurta dove in una chiesa
erano emerse delle crepe - informa -. Al momento non ci sono stati
segnalati danni». Nel capoluogo non sono risultati interventi della
Protezione civile.Quella di ieri, prima delle 16, è stata una scossa
ondulatoria, avvertita in tutto il Nord Italia, dalla Liguria al Veneto e
fino in Trentino. Il terremoto più forte è stato quello delle 15.53,
con epicentro vicino a Berceto, che si è propagato in diverse regioni
del Paese. Più tardi ci sono state due repliche leggere, alle 16.23 e
alle 16.44, che sono state avvertite soltanto vicino all’epicentro
(sempre nel Parmense). Mercoledì 25 gennaio c’era stato un altro sisma,
con magnitudo 4.9, che aveva ancora una volta raggiunto il Lodigiano e
aveva fatto crescere la paura. E ora quel terrore è tornato a scuotere
la terra.Fonte: Il Cittadino