Ammonimento recepito. E se sarà solo il tempo (quello dei prossimi mesi,
peraltro) a dire se la situazione si sarà davvero raddrizzata, è
comunque già un fattore positivo che il “cartellino giallo” emesso dal
municipio per lo scempio del parco di villa Polenghi sia stato
accettato. La società “il Parco” (proprietaria del complesso Polenghi,
villa più parco) e il privato proprietario della ex casa del custode
della villa hanno infatti risposto all’avvio di procedimento inoltrato
nelle scorse settimane dall’assessorato all’ecologia comunale.
L’antefatto è noto: le forti proteste scattate ancora una volta di
fronte al degrado di quella parte di parco Polenghi affacciata su viale
Trento, oggi interessata dal cantiere di ristrutturazione edilizia che
sta trasformando proprio l’ex casa del custode in abitazione privata. A
seguire ci fu lo scontro politico in consiglio comunale, quindi il
sopralluogo di municipio e polizia locale nel parco, infine l’avvio del
procedimento da parte del comune nei confronti delle proprietà private
interessate. Preciso il monito rivolto a loro dal municipio: darsi da
fare per riportare questa porzione di parco alla sua dignità originaria.
La risposta della società “il Parco” e dei privati proprietari dell’ex
casa del custode è arrivata in comune nei giorni scorsi. In essa, ecco
l’ammissione della presenza nel parco di detriti e materiale vario, che i
privati hanno però imputato non tanto al cantiere in corso sulla casa
del custode, quanto agli interventi successivi alla schianto del cedro
del Libano del parco avvenuto ad inizio 2009. Se questa affermazione
risponda a verità è tutto da vedere, di certo già da diversi giorni
l’area di cantiere all’interno del parco Polenghi sembra risultare più
ordinata e pulita. Nella loro comunicazione, i privati si sono poi
impegnati ad una serie di interventi di ripristino del verde di questa
parte del giardino Polenghi, oggi ridotta ad un campo senza più erba ed
essenze. Gli interventi saranno effettuati non appena le condizioni
climatiche consentiranno di predisporre un piano di sistemazione del
verde. Spetterà ora al comune il compito di monitorare che gli
interventi promessi siano effettivamente eseguiti e che questo giardino
tra i più amati dalla città possa ritrovare (almeno in parte) il suo
aspetto originario.Fonte: Il Cittadino