Si farà una pista ciclabile per collegare il sito archeologico con la
Basilica di San Bassiano, il cui cono visivo dalla strada provinciale
115 sarà preservato. È questo uno dei punti caldi attesi lunedì sera a
Lodi Vecchio durante l’assemblea pubblica prevista nell’iter verso il
Piano di governo del territorio.
«Quello che presentiamo è il documento
di piano, non ancora il Pgt», hanno specificato il sindaco Giancarlo
Cordoni e il progettista, l’ingegnere Luca Bucci. Un’elaborazione quindi
ancora in corso ma con tre obiettivi dichiarati: contenimento del
consumo di suolo agricolo, riqualificazione del tessuto urbano e
sostenibilità. Ma se la cittadinanza ha ben compreso il mantenimento
delle peculiarità del centro storico, già la riqualificazione di alcune
aree nella così chiamata “città consolidata” (quella costruita negli
anni Cinquanta) ha smosso qualche mormorio: non tanto per il limite dei
tre piani fuori terra, quanto per la modificazione di alcune cascine
inglobate nel nucleo urbano. «Si è cercato di mantenere questi spazi
vitali e adattarli alle domande di chi li abita, lasciando la struttura
identificabile e sfruttando i vuoti urbani. Quasi sempre abbiamo dovuto
fare i conti con accordi precedenti stabiliti con privati o nei piani
attuativi già in convenzione», ha illustrato Bucci. E così alla cascina
Cantorino, invece di un alto complesso residenziale, si è preferito
progettare lo spostamento di un terzo della cubatura verso via Martin
Luther King e integrare con spazi verdi. Analoga situazione a Corte
Grande, mentre in zona Corte Bassa presso il complesso religioso,
«saranno introdotti elementi di separazione tra costruito e la campagna
attraverso spazi verdi privati, oltre che orientare i nuovi edifici
lungo l’asse nord sud così da non avere un fronte compatto», prosegue
Bucci. «Corte Bassa era già stato oggetto di convenzione, avrebbero
dovuto sorgervi 60 appartamenti, abbiamo cercato il dialogo con le
proprietà per spostare almeno una quota della cubatura». Ma il cuore
della serata non poteva che trovarsi nella questione del campo di calcio
di via Cabrini. «Un’area di proprietà pubblica che sarà divisa in due: i
bambini continueranno ad allenarsi nei loro spazi, mentre l’altra zona
sarà unita al parco esistente e ne nascerà un’area edificabile»,
illustra il sindaco, con l’obiettivo di «realizzare 700mila euro dalla
vendita di questa area, che saranno così utilizzati: 300mila per la
sistemazione di strade e marciapiedi, 200mila per biblioteca, 50mila per
la sistemazione dell’attuale asilo nido che sarà traslocato mentre il
vecchio servirà per l’ampliamento del municipio, 50mila per le due
società sportive e 100mila per la manutenzione della scuola, del
Conventino e l’acquisto di alcuni mezzi per operatori ecologici».Fonte: Il Cittadino