Il consiglio riaffida la gestione all’Acs dopo due sedute infuocate.
Acs ottiene un altro anno di proroga nella gestione del centro sportivo
di Metanopoli, i cancelli stamattina possono riaprire. Dopo l’accaduto -
o meglio il non accaduto - durante l’assemblea consiliare di martedì
sera, che ha costretto a chiuderli. Non si è riusciti a votare il
rinnovo dell’affido temporaneo all’azienda di servizi locale, a causa
del numero legale non raggiunto, e quindi il giorno dopo serrata. La
seconda convocazione ha centrato l’obiettivo. Il quorum abbassato
rendeva alla portata l’esito, che infatti è stato raggiunto dopo pochi
minuti di discussione. La nuova seduta dell’assemblea ha deliberato
anche lo scorporo, fondamentalmente la divisione in due settori
distinti, degli impianti sportivi di via Caviaga, in modo da poter
procedere a gestioni differenziate con il progetto definitivo. In linea
di massima l’ipotesi è di mantenere di proprietà comunale tutto, ma con
gestione diretta di campo di calcio e bocciodromo, mentre le altre
strutture (compresa la piscina) sarebbero al centro di una procedura di
gara che dovrebbe assumere una veste pubblica ed europea. Così ieri si è
raggiunta la cosa più importante; si scongiura una paralisi dell’ex
centro Snam che avrebbe tenuto dietro non felicissimi ricordi degli anni
passati, compreso il blocco totale di un mese e mezzo dell’estate 2008.
Niente di tutto questo, la gestione provvisoria Acs, Azienda comunale
di servizi, è confermata anche per il 2012. Portoni riaperti e cancelli
senza lucchetto da stamattina sia per utenti singoli che per le società
organizzate (le quali peraltro aspettano chiarezza su un eventuale
ritocco delle quote per l’utilizzo degli impianti). Le “ganasce” alla
cancellata di via Caviaga sono calate dopo il voto non concludente nel
consiglio comunale urgente di martedì sera. Sostanzialmente il Centro
sportivo ieri è rimasto con un giorno di “vacanza” del gestore: un limbo
fra la scadenza del mandato Acs, il 31 gennaio, e l’auspicata proroga.
Ecco allora la decisione del comune: chiudere, non si poteva fare altro.
Motivata con un bel cartello appeso all’ingresso, nel quale il sindaco
Mario Dompè firma una breve spiegazione dei fatti e li interpreta: «
uscendo dall’aula i consiglieri di minoranza (per un refuso è citata
erroneamente anche la lista “La Città domani”, che sostiene la
maggioranza, nda) hanno dimostrato il proprio disinteresse verso le
esigenze della comunità, ponendo innanzi a queste la contrapposizione
politica fine a se stessa. Questa situazione, tuttavia, non fermerà il
percorso di salvataggio e rilancio che in questi anni abbiamo attuato
per tutelare l’inestimabile patrimonio condiviso rappresentato dal
parco. Ai cittadini che oggi non potranno usufruire delle strutture
sportive rivolgo le scuse dell’amministrazione comunale, assicurando che
faremo il possibile per riaprirle subito, indipendentemente da chi non
ha a cuore le esigenze della comunità». Il black out è durato un giorno
solo di neve. Ma un altro giorno in cui il Centro sportivo ha ballato
sull’orlo dello sbando.Fonte: Il Cittadino