Dovevano scendere alla stazione di Rogoredo alle 7.13. Ci sono invece
arrivati due ore e mezza più tardi, dopo aver trascorso un’attesa
estenuante su un treno bloccato fuori Tavazzano, stipati su vagoni
gelati e privi di illuminazione, senza uno straccio di informazione per
almeno un’ora.
Ennesima odissea per i pendolari lodigiani quella
accaduta ieri mattina, sfortunato protagonista il treno 2646
“Mantova-Milano Centrale”, partito alle 6.40 da Codogno e rimasto
bloccato per due ore (dalle 7 alle 9.06) poco fuori la stazione di
Tavazzano, in carrozze gelate e sovraffollate, sature della
esasperazione dei passeggeri. «Siamo rimasti per ben due ore in vagoni
al freddo, al buio, in condizioni disumane per il sovraffollamento,
senza aver aggiornamento alcuno di quanto ci stava accadendo», questo lo
sfogo di Diego Azzali, uno dei pendolari in viaggio sul treno bloccato.
Ed in effetti di vera e propria odissea si è trattata. Il treno si è
bloccato alle 7 per un guasto elettrico occorso al locomotore, fermatosi
dopo che anche le batterie di riserva erano andate in tilt. Dopo un’ora
ancora nessuna informazione era stata data ai pendolari. Qualcuno di
loro ha così contattato il numero verde di Trenord, alle 8.13 ecco il
messaggio di risposta che confermava il guasto al treno e annunciava
entro breve l’arrivo di un treno da Rogoredo, incaricato di trainare
all’indietro ancora verso la stazione di Tavazzano il treno bloccato.
Obiettivo: liberare la linea e far riprendere così la regolare
circolazione ferroviaria. Trenord informava anche che, a causa del
guasto del treno 2646, i treni delle linee Milano-Mantova,
Milano-Piacenza e Milano-Pavia avrebbero potuto subire ritardi medi di
30 minuti. La situazione si è sbloccata sei minuti dopo le 9, quando è
iniziato l’annunciato traino all’indietro verso la stazione di Tavazzano
del “Mantova” bloccato. Tempo qualche minuto ed il treno è stato
riportato in stazione, qui i pendolari sono stati fatti scendere ed
immediatamente salire su un treno locale per Saronno, partito da
Tavazzano alle 9.16 e arrivato finalmente a Rogoredo poco prima delle 10
meno un quarto. «Basta disservizi, andremo a nominare quanto prima uno
studio legale a nostra tutela», così hanno sbottato però molti
pendolari, decisamente infuriati. «Comprendiamo il disagio sopportato
stamattina dai pendolari del treno 2646 e per questo ci scusiamo
dell’accaduto - questo il commento arrivato ieri pomeriggio da Trenord
-. Sottolineiamo, però, che è stato fatto tutto quello che era possibile
fare in un contesto non semplice. Il treno si era bloccato in un punto
dove non era possibile far avvicinare un altro treno per un’eventuale
azione di trasbordo dei passeggeri, che sarebbe stata difficile anche
per la neve. L’orario di punta e l’affollamento delle linee ha poi reso
più difficile la ricerca del treno “riserva” incaricato del traino del
“Mantova” bloccato». In ogni caso, ribadisce l’azienda, «Trenord
desidera esprimere le proprie scuse ai clienti per i disagi».Fonte: Il Cittadino