Locate, il terreno è vicino a dove sorgerà il mega outlet. Quasi 700mila metri quadrati e 9mila edificabili.
Un'area da 700mila metri quadrati in vendita a poche decine di metri da quella dove dovrebbe sorgere il grande outlet. All’interno, una cascina storica abbandonata e dagradata. «Cosa succede in città?» si chiedono allarmate le associazioni Parco Sud e Locateviva, preoccupate per l’eventuale arrivo di una nuova colata di cemento.
A lanciare l’allarme è Enzo D’onofrio, portavoce di Locateviva.
«Non sappiamo cosa accadrà di quell’area e chi la comprerà, ma siamo
preoccupati». Ma prima ancora di Locatevia i dubbi erano stati sollevati
dall’associazione Parco Sud.
«È stata messa in vendita un’immensa area agricola: 671.500 metri quadrati, recita il cartello che troneggia nella strada tra Locate e Opera — spiegano —. A volersene disfare è una grande impresa immobiliare. Insieme al terreno è in vendita anche quello che rimane della cascina dell’Olmo, ridotta ormai a meno di un rudere».
E proprio questa zona all’attenzione degli ambientalisti. «Sono 9mila metri quadrati su cui vi è la possibilità di edificare: la destinazione è terziaria e di servizio».
«È stata messa in vendita un’immensa area agricola: 671.500 metri quadrati, recita il cartello che troneggia nella strada tra Locate e Opera — spiegano —. A volersene disfare è una grande impresa immobiliare. Insieme al terreno è in vendita anche quello che rimane della cascina dell’Olmo, ridotta ormai a meno di un rudere».
E proprio questa zona all’attenzione degli ambientalisti. «Sono 9mila metri quadrati su cui vi è la possibilità di edificare: la destinazione è terziaria e di servizio».
Gli ambientalisti temono che tutta l’area possa divenire oggetto di uno
sviluppo non agricolo, anche se attualmente non è edificabile. «Qui
vicino sta per essere costruito un outlet. I terreni in vendita
si affacciano proprio su una delle strade che portano all’area
commerciale e si sa che, pur se nel Parco Sud, spesso si riesce a
bypassare i vincoli e a rendere edificabile quello che non lo
sarebbe. Ci auguriamo che il passaggio di proprietà sia incruento per il
Parco Sud: se l’area arriverà nelle mani di un’altra immobiliare, che
cementifichi al minimo i 9mila metri quadrati e faccia rifiorire
l’agricoltura, magari con l’intento di farla fruttare al meglio»,
concludono dall’associazione Parco Sud.
Gli
ambientalisti temono che tutta l’area possa divenire oggetto di uno
sviluppo non agricolo, anche se attualmente non è edificabile. «Qui
vicino sta per essere costruito un outlet. I terreni in vendita
si affacciano proprio su una delle strade che portano all’area
commerciale e si sa che, pur se nel Parco Sud, spesso si riesce a
bypassare i vincoli e a rendere edificabile quello che non lo
sarebbe. Ci auguriamo che il passaggio di proprietà sia incruento per il
Parco Sud: se l’area arriverà nelle mani di un’altra immobiliare, che
cementifichi al minimo i 9mila metri quadrati e faccia rifiorire
l’agricoltura, magari con l’intento di farla fruttare al meglio»,
concludono dall’associazione Parco Sud.
«Certo, se
l’acquirente fosse un agricoltore saremmo un po’ più tranquilli». Resta
invece ancora incerto il futuro dell’Outlet, molto atteso da una parte
di cittadini per la promessa dei 500 posti di lavoro e spauracchio per
gli ambientalisti che prevedono solo cemento, traffico e chiusura dei
negozi al dettaglio. Fonte: Il Giorno
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