Colpiva nell’arco orario compreso tra le sei
e le sette del mattino con il favore dell’oscurità e della nebbia. Gli
inquirenti ritengono che fosse proprio lui ad avere già messo a segno
due rapine, entrambe ai danni dell’edicola di Piazza Italia il 9 e il 20
gennaio. Armato di pistola, a volta scoperto, fingendosi un cliente
mattutino si presentava in edicola, ma una volta all’interno svelava le
sue vere intenzioni e, spianata una pistola, si faceva consegnare fondo
cassa e Gratta&Vinci per poi scomparire tra i dedali delle vie
deserte e buie del centro cittadino.
Ma i carabinieri da giorni
erano sulle sue tracce. Dopo la seconda rapina consumata ai danni
dell’edicola di Piazza Italia, i militari avevano delineato un modus
operandi consolidato ed erano certi che il rapinatore avrebbe colpito
ancora scegliendo lo stesso obiettivo, un’edicola, e agendo nella solita
fascia oraria, quella che precede le prime luci del giorno. Per questo
motivo gli uomini dell’Arma da alcuni giorni avevano intensificato i
servizi di pattuglia, effettuando un vero e proprio costante servizio di
vigilanza dinamica su tutte le edicole e i bar del centro cittadino con
lo scopo, da un lato, di prevenire ulteriori episodi e, dall’altro, di
reprimere un’eventuale nuova rapina: il momento giusto non si è fatto
attendere.
Ed è così che sono riusciti a bloccare
Guazzo Gennaro, classe 1981, napoletano residente a San Giuliano che,
dopo il passaggio dei militari, si è fiondato nel chiosco e spianata la
pistola si è fatto consegnare il fondo cassa, razziando tutte le schede
di ricarica telefonica. Un bottino di quasi 400 euro. E via di corsa
lungo via Serrati. Ma il rapinatore non aveva considerato la presenza di
una seconda pattuglia di carabinieri che proprio in quel momento si
trovavano a meno di un isolato di distanza e che, ricevuta la
segnalazione della rapina, si sono precipitati sul posto, seguendo la
via di fuga indicata loro dall’edicolante.
In meno di due minuti gli uomini dell’Arma lo hanno raggiunto e immobilizzato nella vicina via Marconi. Dichiarato in stato di arresto il malfattore è stato associato immediatamente alla casa circondariale di Lodi in attesa del giudizio di convalida da parte del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lodi.
In meno di due minuti gli uomini dell’Arma lo hanno raggiunto e immobilizzato nella vicina via Marconi. Dichiarato in stato di arresto il malfattore è stato associato immediatamente alla casa circondariale di Lodi in attesa del giudizio di convalida da parte del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lodi.
Fonte: MilanoToday
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