L’iniziativa prevede il collegamento con Cremona. Intanto si cercano guardie ecologiche volontarie.Scatta il progetto da mezzo milione del Parco Adda.
Venti chilometri di pista ciclabile per incrementare l’utilizzo delle due ruote nel territorio Lodigiano. È quella affidata in progettazione dal Parco Adda Sud, che si snoderà sulla sponda sinistra dell’Adda, da Rivolta a Lodi, passando quindi da Boffalora a Spino. «L’obiettivo - spiega il vicedirettore del Parco Adda Sud, Maurizio Polli - è di collegare i percorsi dell’Adda Sud con quelli dell’Adda Nord. Tutti i comuni coinvolti, le provincie di Lodi e Cremona e il Parco Adda Sud si sono messi insieme per realizzarla. Abbiamo affidato l’incarico per la progettazione di massima, per verificare la fattibilità e trovare poi i contributi. Il percorso, con fondo in sterrato, si snoderà per una ventina di chilometri». Il costo della pista è previsto in 500mila euro. Entro marzo, intanto, il Parco potrebbe chiudere i lavori da 32mila euro per la realizzazione del cortile dietro la sede di viale Dalmazia a Lodi. Dovrebbero terminare così anche le polemiche che si erano sollevate per via del prolungamento del cantiere. «La neve e il maltempo - dice Polli - ci hanno fermati. Se la condizione meteorologica migliora, l’area esterna che avrà una pavimentazione in finti ciottoli ed erba, dovrebbe essere conclusa tra un mese. La utilizzeremo poi per le attività di carattere didattico e culturale. Nell’ultimo consiglio di amministrazione, è stata approvata anche l’idea di affidare l’incarico per la progettazione di pannelli solari da installare sul tetto della sede, per la produzione di energia elettrica». Per il progetto sul solare servirà un finanziamento di circa 72mila euro, ma il Parco Adda Sud avrà così una sede un po’ più ecocompatibile. «Venerdì prossimo, invece - spiega il presidente Silverio Gori -, all’ordine del giorno del consiglio di amministrazione, abbiamo messo l’approvazione per il corso di formazione delle guardie ecologiche volontarie. Noi proponiamo il bando, speriamo ci siano poi le adesioni. Lo organizziamo per cento partecipanti, ma se aderissero in cinquanta saremmo già contenti. Il corso partirà a marzo e durerà circa cento ore, distribuite in 4 mesi. A noi serve soprattutto coprire la zona del basso Lodigiano, che è la più isolata. Attualmente le guardie attive sono una quarantina, ma ci sono delle zone nelle quali facciamo davvero fatica a presidiare il territorio». All’ordine del giorno del prossimo Cda il Parco ha messo anche l’approvazione della convenzione per il taglio e la ripiantumazione dei pioppeti ad Abbadia e la convenzione con Cascina Lardera di Cornovecchio. «Gli agricoltori - precisa il presidente Gori - saranno autorizzati ad utilizzare l’irrigatrice elettrica, ma dovranno offrire in cambio delle compensazioni ambientali. Dobbiamo discutere anche del contributo dell’Associazione “Paullo che pedala” per un progetto di impianto cartellonistica e ripristino delle piste ciclabili che vanno da Lodi a Milano. Si tratta dei sentieri che costeggiano l’Adda e la Muzza, passando da Tavazzano, Villavesco, Mulazzano, Galgagnano, Montanaso, fino alla metropoli ambrosiana».
Fonte: Il Cittadino
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