Se il gassificatore esce di scena, non tramonta l’ipotesi di veder nascere accanto all’impianto di trattamento dei rifiuti di Bustighera un inceneritore. Magari con una tecnologia più «moderna» rispetto alla gassificazione, che Palazzo Isimbardi non esclude. Sono questi gli elementi emersi nel corso dell’assemblea pubblica, voluta dal sindaco Carla Andena e dalla Commissione consigliare sulla Mse per informare la cittadinanza sui possibili scenari dopo la pubblicazione del decreto dirigenziale che nega la concessione dell’Aia (autorizzazione integrata ambientale) alla Mse (Mediglia Servizi Ecologici) bocciando l’opera contestata dalla popolazione locale. Di fronte a quasi duecento persone, martedì sera presso la palestra delle scuole di Bustighera, ad alzare la guardia sono stati i rappresentanti del Comitato Cittadini di Mediglia per l’ambiente. Entro 60 giorni la Mse può presentare ricorso al Tar (tribunale amministrativo regionale) o entro 120 giorni al presidente della Repubblica per fa cassare il provvedimento provinciale. Inoltre la Regione non ha ancora rigettato la pratica per la valutazione ambientale. Ma la paura più grossa è che nel caso in cui anche queste porte si chiudessero ad Mse, alla società basterebbe modificare il progetto con un cambio di tecnologia per tenere viva la pratica. «Nel decreto dirigenziale della Provincia viene infatti citato più volte che il piano provinciale dei rifiuti di Milano indica l’inceneritore a griglia raffreddata ad acqua come la migliore tecnologia da inserire nel parco - fanno sapere dal comitato -. Perché tanto zelo nel ricordare i pregi di altre tecnologie di incenerimento da poter inserire nel nostro parco? Rimane comunque a farci compagnia il tritovagliatore, in parole povere una discarica di 50mila metri quadrati per 300mila tonnellate/anno di rifiuti, in piena zona centro abitato». Precisazioni sull’iter le ha proposte il primo cittadino che comunque ha sottolineato l’importante passo compiuto. Ora bisogna proseguire di questa lena, anche per il sindaco di Paullo Claudio Mazzola e secondo il consigliere provinciale Massimo Gatti, presenti all’appuntamento, che invitano a non abbassare la guardia. Dei lavori fatti da parte della commissione di controllo consigliare su Mse ha riferito invece Pierangelo Avanzi, in qualità di presidente dell’organo che si è mosso anche sul fronte del compostore, l’impianto per la trasformazione in concimi dei rifiuti, che sta per essere costruito sulle ceneri del tritovagliatore parzialmente distrutto da un incendio. È emerso che il progetto, che prevedeva una piazzola per il recupero di rifiuti ingombranti e barriere di mitigazione, è cambiato nella fase realizzativa. Per questo motivo è stata richiesta un’audizione presso la Provincia.Fonte: Il Cittadino
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