«A Melegnano non sorgerà alcun inceneritore». Il sindaco Vito Bellomo mette la parola fine al “giallo” che in questi giorni ha tenuto col fiato sospeso gli abitanti del Giardino. A dar fuoco alle polveri ci ha pensato la scorsa settimana Andrea Caliendo, leader del gruppo indipendente di area centrodestra, che ha ipotizzato la realizzazione di un inceneritore nel quartiere Giardino. Un’uscita decisamente sorprendente, anche perché solo pochi giorni prima l’amministrazione di Melegnano si era espressa contro il progetto previsto ad Opera. In questi giorni, però, la maggioranza di centrodestra non ha preso posizione sulla vicenda, quasi che condividesse la proposta shock di Caliendo. Il presidente del comitato Giardino Fabio Guastamacchio e Ivana Vertola, leader della lista civica “Dalle periferie al centro in sicurezza”, hanno invece ribadito un secco no alla presenza di un inceneritore a Melegnano. «Al Giardino non sussistono le condizioni per un impianto di questo tipo - ha chiarito ieri mattina il sindaco Bellomo -. Penso in particolare alle questioni di carattere ambientale, urbanistico e viabilistico sottese alla realizzazione di un inceneritore». Il quartiere Giardino si trova nella periferia sud di Melegnano e conta la presenza di circa 5mila abitanti. «La nostra città non possiede terreni adatti ad insediamenti del genere - ha ripreso Bellomo nel suo ragionamento -. Quella di Caliendo è stata insomma una presa di posizione del tutto personale, che peraltro non è certo destituita di fondamento. Lo smaltimento dei rifiuti è infatti un problema reale, come del resto dimostra l’attenzione sul tema mostrata dal presidente della provincia di Milano Guido Podestà. Noi non siamo contrari ad un termovalorizzatore nel Sudmilano - ha concluso Bellomo -, purché non sorga nel Parco agricolo e l’operazione sia concertata con gli enti locali, i sindaci e i cittadini interessati dall’intervento».Fonte: Il Cittadino
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