giovedì 6 maggio 2010

San Giuliano - Pressing in Regione per ripulire il Redefossi Il sindaco: «Da giugno useremo i nostri soldi»

Dopo la manifestazione in aula consiliare, scatta un piano d’azione per risanare il tratto di Redefossi che corre davanti alle case di via Toscani. Fino a giugno la giunta di centrosinistra continuerà a fare pressing sulla Regione, sollecitando i fondi per la pulizia sulle sponde del maleodorante cavo; dopodiché, se non riuscisse a ottenere le risorse economiche richieste, l’ente locale interverrà direttamente con fondi propri. I solleciti rivolti alle istituzioni sovraterritoriali che sono stati messi in atto nei mesi scorsi dall’esecutivo di Gina Greco per fornire risposte ai cittadini della zona, hanno coinvolto anche l’Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po), che è competente ad intervenire per le opere idrauliche. Se quindi i residenti di via Toscani si sono dichiarati esasperati da un lamentato clima di indecenza legato a spazzatura, topi e miasmi, il comune in una nota stampa di aggiornamento rende nota una sorta di tabella di marcia che è tesa a mitigare i disagi, con migliorie che sono previste nel breve termine. «Il comune - si legge - continuerà a far leva sull’assunzione delle relative responsabilità da parte degli enti competenti e a sollecitare un loro intervento diretto: se entro il mese di giugno non si otterranno risposte concrete in questo senso, il comune interverrà, nei limiti delle proprie risorse, per effettuare la pulizia richiesta, dato che la morfologia del territorio circostante non permette la normale tombinatura di quel tratto».Terminata questa fase, in cui saranno messi in atto dei tentativi di mitigare i problemi più sentiti, l’attenzione si concentrerà poi su un successivo programma di opere per bonificare in via definita il tratto di cavo che fronteggia le case. A seguito dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi in comune con una delegazione di residenti, il sindaco Gina Greco fa sapere: «È importante che ognuno adempia alle proprie responsabilità e per questo proseguiremo nella nostra opera di sollecito agli enti competenti, affinchè intervengano in modo risolutivo. Nello stesso tempo, dato che è primario dovere di una pubblica amministrazione, preservare il decoro del proprio territorio, siamo disposti a impegnarci in prima persona e con le nostre limitate risorse per supplire alle mancanze altrui, nell’interesse esclusivo dei cittadini». A questo punto è scattato l’iter che dovrebbe fornire riscontri nell’arco di un mese.Fonte: Il Cittadino

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