sabato 3 luglio 2010

Melegnano - Il recupero del castello affidato ai soldi di un istituto di credito - La Banca europea di investimenti presterà 3 milioni e 800mila euro alla Provincia

La Provincia di Milano è a corto di fondi, sarà una banca a finanziare il recupero del castello Mediceo. La notizia è arrivata dal vicesindaco di Melegnano Enrico Lupini. «Ieri (giovedì per chi legge, ndr) mattina - ha affermato - abbiamo compiuto un sopralluogo in castello con una delegazione della Provincia guidata dal direttore generale del patrimonio Massimo Co e con un dirigente della Bei, la Banca europea di investimenti, che dovrebbe finanziare il restauro dell’ala lunga di proprietà di palazzo Isimbardi». Dopo aver concluso il recupero delle facciate esterne costato un milione di euro, la Provincia di Milano ha stanziato in bilancio 3 milioni e 800mila euro per il restauro conservativo degli interni, che sono stati spalmati in 300mila euro per quest’anno, 1 milione e 200mila euro nel 2011 e 2milioni e 300mila euro nel 2012. L’operazione, che si protrarrà per 18 mesi, contempla tra l’altro il consolidamento delle strutture murarie, del tetto e dei solai, il risanamento della pavimentazione del porticato e il rifacimento degli intonaci. «Come gran parte degli enti locali, però, in questo momento la Provincia di Milano è a corto di fondi - ha ripreso Lupini -. Ecco perché i vertici di palazzo Isimbardi si sono rivolti all’istituto di credito, che ha voluto compiere un sopralluogo in città per verificare da vicino il progetto e il relativo intervento». Sembra che i dirigenti della Bei siano rimasti letteralmente estasiati dal maniero simbolo per eccellenza di Melegnano. «Il recupero dovrebbe rispettare le scadenze prefissate - ha continuato il vicesindaco -. Il castello sarà insomma recuperato in tempo per Expo 2015, dove giocherà certamente un ruolo da protagonista. Sarà poi la Provincia di Milano a restituire alla Bei quanto investito nel maniero». Il secondo piano dell’ala lunga recuperata sarà adibito a spazio museale dedicato alla pittura lombarda del Novecento, mentre rimane da definire il futuro del piano terra, dopo che per il momento la soprintendenza sembra aver bocciato l’ipotesi di un ristorante. Resta invece un rebus il destino dell’ala corta di proprietà di palazzo Broletto. «In questo momento non abbiamo i fondi per procedere con il recupero della struttura - ha chiarito Lupini -. Abbiamo comunque confermato la stretta sinergia che legherà comune e Provincia nella gestione di un monumento tanto importante per l’intero territorio». Non a caso il castello Mediceo è stato annoverato tra i gioielli del Sudmilano che, con altre eccellenze presenti sul territorio, a breve sarà messo in rete per una campagna pubblicitaria ad hoc. «Melegnano - ha ribadito Lupini in conclusione - conferma insomma la propria vocazione di porta d’accesso a Expo 2015».Fonte: Il Cittadino

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