San Rocco al Porto, sulla sponda lodigiana del Po, tutto è pronto per il varo delle prime tre campate del nuovo ponte: l’ultima è approdata in cima alla pista di lancio lunedì, e sabato mattina alle 10.30 le istituzioni e gli enti locali sia della provincia di Lodi che Piacenza saranno presenti all’evento.Quasi certamente vi farà tappa anche il presidente dell’Anas Pietro Ciucci. In questi mesi il lavoro dell’impresa Cons.fer Consorzio Stabile che ha in carico il cantiere è stato ininterrotto ma in un certo senso “silenzioso”, cioè poco percepibile se non dagli addetti ai lavori. Adesso si entra invece in quella fase ricostruttiva che gli stessi tecnici Anas, in sede di presentazione del progetto, non hanno esitato a definire «spettacolare».Assemblati uno all’altro, i primi tre elementi del nuovo impalcato verranno infatti spinti con un sistema di carroponti sulle vecchie pile ristrutturate, e a quel punto la nuova silhouette comincerà a prendere forma. Teatro dell’intera manovra la vecchia rampa di accesso al manufatto crollato, quel tratto di via Emilia spezzato il giorno del tragico crollo il 30 aprile di un anno fa. Da allora sono trascorsi 14 mesi e a detta dei tecnici si va avanti nel pieno rispetto del cronoprogramma. Come conferma la puntualità del varo, calendarizzato proprio per metà luglio. Sono in tutto undici le campate di scavalco degli 815 metri di luce sul Po, tra i 61 e i 76 metri di lunghezza e mille tonnellate l’una, in acciaio riciclato in parte anche dal manufatto crollato. Se si sommano i 285 metri del viadotto di accesso lato Piacenza, l’opera arriva a sfiorare i 1100 metri. Una ricostruzione faraonica, e assolutamente unica sotto il profilo dell’ingegneria: tra le altre cose la promessa è di contenere infatti le emissioni di CO2 al di sotto dei limiti fissati dai protocolli internazionali. Il che fa dell’officina Anas allestita in golena a San Rocco una microeconomia verde.Il segreto dell’abbattimento di emissioni è contenuto nello speciale processo produttivo, quello di cui una parte sostanziosa va in scena 24 ore su 24 proprio sul versante lodigiano del grande fiume: qui, in due maxicapannoni aperti ai lati per consentire l’ingresso delle componenti metalliche (in arrivo da stabilimenti lombardi e veneti) e l’uscita degli elementi preassemblati, duecento operai lavorano senza posa sfornando con cadenza quindicinale una nuova campata. Tanto che a breve sarà ultimata anche la quarta.Seguono il trasporto sulla pista di varo per la bullonatura e verniciatura in capannoni più piccoli, quindi la spinta finale del corpo di ponte sui piloni. Il momento più atteso, questione di giorni.Fonte: Il Cittadino
mercoledì 14 luglio 2010
San Rocco al Porto - Il nuovo viadotto sul Po prende forma - Proseguono i lavori per realizzare la struttura, si entra nella fase che l’Anas definisce «spettacolare» - Sabato ci sarà il taglio del nastro per le prime tre arcate del ponte
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