Una nuova “bandierina” per il sentiero delle Case dell’Acqua: è quella
di Colturano, che da sabato scorso ha la sua fontana nella piazzetta di
via papa Giovanni XXIII, in una zona nuova dell’abitato. A questo punto
Case dell’Acqua funzionano, andando da nord a sud lungo la
Sordio-Bettola, si trovano a Colturano, Dresano, Vizzolo, Sordio e San
Zenone.
Sono passati quasi dieci anni dal primo esperimento al
Campoverde di San Giuliano, ma periodicamente qualche comune continua ad
aggiungersi all’elenco completando pian piano lo scacchiere. La “Casa”
di Colturano è stata inaugurata dal sindaco Giovanni Cariello assieme ad
Alessandro Ramazzotti, presidente del milanese Consorzio acqua potabile
(Cap), nato quasi cento anni fa ed esteso oggi (con 200 comuni soci)
sulle province di Milano, Varese, Monza, Pavia e Lodi. L’impianto di via
papa Giovanni XXIII eroga come tutti i suoi simili acqua di falda (la
stessa di casa) nelle versioni naturale e frizzante. Per quest’ultima in
diversi comuni è scattato il razionamento: con tesserini e badge vari
si è messo un tetto a prelievi che stavano diventando decisamente
massicci e inopportuni. A Colturano non è così, per ora l’accesso è
libero anche se il comune ha ricordato, proprio in sede di taglio del
nastro, che l’acqua va consumata nel giro di quattro giorni perchè non
si può pensare che abbia la conservazione di quella in bottiglia. A
proposito di bottiglie, il presidente del Cap ha ricordato che in Italia
ne circolano ancora troppe: «Abbiamo un consumo in plastica di poco
sotto l’Arabia Saudita, la cui situazione idrica naturale però è ben
diversa da quella italiana». Il pomeriggio si è completato con la
benedizione di don Paolo Tavazzi. Poi castagnata per tutti con
laboratori ecologici per bambini.Fonte: Il Cittadino