Impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici e via libera alle fonti
rinnovabili: Melegnano dichiara guerra allo smog. Ieri mattina
l’amministrazione ha presentato il Piano d’azione per l’energia
sostenibile (Paes) a cui, tra i primi casi nel Sudmilano, ha aderito
siglando il “Patto dei sindaci”.«In virtù di un accordo sovranazionale,
infatti - hanno dichiarato il sindaco Vito Bellomo e Lorenzo Pontiggia,
assessore all’ambiente e gran regista dell’intera operazione -, entro il
2020 i vari stati dell’Unione europea si sono impegnati a ridurre del
20 per cento le emissioni di anidride carbonica. E noi, con l’adesione
al “Patto dei sindaci”, abbiamo deciso di tradurre questo impegno a
livello locale. Di qui al 2020, insomma, contiamo di porre in essere una
serie di interventi per ridurre l’inquinamento presente in città».Non
che in questi anni Melegnano sia rimasta con le mani in mano.
Dall’indagine di Infoenergia finanziata dalla Fondazione Cariplo e
presentata ieri mattina, infatti, emerge che dal 2005 ad oggi
l’emissione di anidride carbonica in città è scesa di oltre il 7 per
cento. «Un risultato indubbiamente positivo - hanno commentato
l’assessore Pontiggia ed Elena Ciucci, responsabile dello sportello
locale di Infoenergia -, legato in particolare all’installazione di un
paio di impianti solari termici alla piscina comunale in piazza Bianchi e
nella nuova scuola materna in Borgo, alla recente sostituzione dei
serramenti nella scuola di via Giardino e ad una serie di progetti messi
in campo dalla Fondazione Castellini». Per arrivare alla fatidica
soglia del 20 per cento, però, la strada è ancora lunga.«Vogliamo agire
soprattutto su tre settori - ha ribadito l’assessore Pontiggia ieri
mattina -. In primis puntiamo ad una generale riqualificazione degli
edifici scolastici, penso ad esempio alle scuole di via Cadorna e di
viale Lombardia, che preveda tra l’altro l’installazione sui tetti di
impianti fotovoltaici. L’operazione non è certo semplice, stiamo quindi
studiando soluzioni concertate con gli enti del settore. Ma la riduzione
di anidride carbonica potrà derivare anche da una ristrutturazione
degli alloggi comunali, con tanto di adeguamento delle caldaie,
dall’acquisizione degli impianti di pubblica illuminazione, per i quali
stiamo studiando un progetto di riqualificazione ad hoc, e dalla
redazione di un regolamento energetico comunale - ha concluso
l’assessore all’ambiente -. Il tutto completato da una strategia
finalizzata alla promozione delle fonti di energia rinnovabile, dal
rinnovo del parco auto del comune, che prevederà l’acquisto di veicoli
elettrici, e da una serie di misure per riqualificare gran parte degli
spazi produttivi».Fonte: Il Cittadino