Dopo aver atteso per due mesi, aver sperato in un incontro a settembre
ed essere rimasti vanamente ad aspettare fino alla metà di ottobre, i
sindaci sono tornati alla carica per ottenere i finanziamenti per il
completamento dell’ex statale Paullese.In una lettera, firmata dai
coordinatori Paolo Riccaboni e Lidia Rozzoni, è stata chiesta “udienza”
all’assessore regionale Raffaele Cattaneo. Un summit propedeutico, come
auspicato nel corso di incontri precedenti, alla firma del “Protocollo
d’intesa” che dovrà definire in maniera dettagliata il piano finanziario
e temporale di copertura delle risorse necessarie (150 milioni di euro)
alla realizzazione delle opere mancanti (da Paullo alla rotonda di
Dovera).
«Con grande soddisfazione abbiamo accolto, ad agosto,
l’attenzione dimostrata dalla Regione Lombardia, e l’annuncio del
possibile reperimento delle risorse necessarie al completamento
dell’intero tratto - commenta Riccaboni -. Facendoci interpreti del
pensiero comune dell’intero territorio attraversato da questa
fondamentale arteria di collegamento tra le province di Milano, Lodi e
Cremona, abbiamo chiesto di poter formalizzare il protocollo d’intesa su
queste basi. Il segnale al territorio e ai cittadini sarebbe
fortissimo». Si era anche ventilata l’ipotesi di convocazione del tavolo
dei sindaci, prima ancora della “chiamata” del Pirellone su pressing
della sponda cremasca della Paullese. L’ipotesi di un tavolo ristretto
ai soli primi cittadini del Cremasco non è piaciuta.«Una convocazione di
parte - dichiara Riccaboni - non è auspicabile -. Tra incontri e
dibattiti la battaglia, mi si perdoni il termine cruento, per la
Paullese, abbisogna di un fronte ampiamente rappresentativo, compatto
territorialmente e politicamente indistinto. Con il coordinatore
milanese abbiamo sollecitato un incontro con Regione Lombardia, in cui
vi sia attenzione per le due rive dell’Adda, milanese e cremasca, e con
l’obiettivo, già da me perorato, della formalizzazione di «un preciso
piano finanziario e temporale di copertura delle risorse necessarie alla
realizzazione delle opere mancanti».Ottenuta udienza, o in mancanza di
risposte entro un limite temporale stabilito, convocheremo il Tavolo dei
sindaci, auspicabilmente nella sua interezza, così da ribadire la
necessaria unità d’intenti e d’azione».Fonte: Il Cittadino