Ottima qualità, quantità meglio del previsto: la vendemmia 2011 può
andare in memoria come una delle migliori annate mai vissute sui colli
di San Colombano, nonostante il gran caldo di agosto e settembre abbia
rischiato di causare qualche problema. La vendemmia era iniziata in
leggero anticipo proprio per il caldo, a metà agosto.
Le condizioni
climatiche hanno costretto a lavorare alla raccolta solo alla mattina,
utilizzando anche gli impianti di refrigerazione per abbassare la
temperatura dell’uva da mettere in lavorazione. Il caldo ha fatto
anticipare di 10 o 15 giorni la raccolta, e pure i mesi di settembre e
ottobre eccezionalmente caldi e asciutti hanno già seccato anche le uve
per il passito togliendo il 20 o 30 per cento di acqua e rendendole
pronte per la vinificazione con due settimane almeno d’anticipo rispetto
al solito.Il caldo ha portato anche a gradazioni record: sulle uve da
passito c’è una concentrazione di zuccheri che in proiezione porta a
vini da 18 gradi e oltre, mentre sui rossi da riserva sono attesi con
facilità 13 o 14 gradi. «Quest’anno avremo vini con buona struttura e
corpo, profumi maturi e fruttati - dice Federico Carenzi, il tecnico
della “Nettare dei Santi” di Riccardi -. La gradazione dà buone
soddisfazioni ed è adatta a vini importanti. È stata davvero un’ottima
stagione». L’azienda Riccardi ha lavorato poco più di 6mila quintali di
uve tra quelle coltivate in proprio e quelle acquistate dagli altri
viticoltori di San Colombano. In produzione, andranno tra i 4 mila e i 4
mila 500 ettolitri di vino.A raccogliere gli ultimi grappoli di
Barbera, Croatina e Uva Rara per il San Colombano Doc Riserva è stata
invece la settimana scorsa l’azienda agricola Panizzari, che ha
terminato la vendemmia tra il 5 e il 6 ottobre. «Non ci possiamo
lamentare perché sembra davvero un’ottima annata, con una gran qualità e
buona quantità, con vini ben strutturati e corposi, con profumi intensi
e ben sviluppati, sia per i bianchi sia per i neri - dice Angelo
Panizzari -. Quest’anno sono molto soddisfatto». L’azienda agricola
Panizzari ha raccolto sulle colline circa 3 mila quintali di uve solo da
terreni in coltivazione propria, per una resa approssimativa di circa
2mila o 2500 ettolitri. Ed è addirittura “spettacolare” la vendemmia
secondo la “Poderi di San Pietro”. «La vendemmia di quest’anno si
preannuncia spettacolare sotto tutti i punti di vista: eccellente
qualità e, con costi dimezzati, forse riusciremo a raddoppiare il
raccolto del 2010 arrivando a circa 7mila quintali, dopo le abbondanti
potature che abbiamo attuato per preservare la qualità». Anche la Poderi
metterà in produzione quindi circa 4 mila o 4500 ettolitri di vino. Con
produzioni nettamente minori in quantità, anche i piccoli produttori
garantiscono però un 2011 di qualità elevata, in particolare per i vini
rossi importanti e le riserve con maturazione da compiersi in qualche
anno.Fonte: Il Cittadino