La discarica è stata pulita. Alle 9 di ieri, dietro presidio della
polizia locale di Paullo, le ruspe sono entrate in azione e la società
Astem ha provveduto alla bonifica del parcheggio della logistica Number
One, trasformato in questi mesi in un enorme immondezzaio a cielo
aperto.
Ora è tutto vuoto: non ci sono più elettrodomestici, scatoloni,
imballaggi, ma il grigio dell’asfalto e un cartello che avverte della
presenza delle telecamere. Occhi elettronici che da qualche mese
vigilano sulla zona, che grazie al loro sguardo indiscreto hanno
permesso ai vigili di incastrare due degli inquinatori, responsabili dei
ripetuti scarichi abusivi. Si procederà alla denuncia penale nei loro
confronti, mentre tramite la visione di altri filmati si proverà a
risalire ad altri trasgressori. Ha seguito personalmente i lavori di
sgombero, che saranno tutti a carico della società logistica, il
comandante della polizia locale Stefano Papalia che oggi ritornerà sul
posto, in quanto ha disposto che l’area venga chiusa. Dovrà infatti
essere posizionata una sbarra per interdire il passaggio ai mezzi non
autorizzati. «È una richiesta che avevamo già presentato - commenta il
comandante -, e domani (oggi, per chi legge, ndr) verranno ultimate le
pratiche. Ci sarà un incontro, poi tramite una propria azienda, la
Number One eseguirà i lavori per la collocazione di una sbarra ad
apertura e chiusura automatica. Ovviamente a sue spese». Diventerà
quindi più complicato e pericoloso (per la presenza delle telecamere)
abbandonare rifiuti al confine tra Zelo e Paullo, a margine del
parcheggio esterno dei tir. Sperando che la distesa di cartoni,
imballaggi ed elettrodomestici che si estendevano a due passi
dall’ingresso nel comune non torni a fare capolino. Carichi voluminosi
compresi elettrodomestici possono molto più semplicemente essere
conferiti presso la piazzola ecologica autorizzata (per gli
elettrodomestici si può richiedere lo smaltimento in caso di acquisto di
uno nuovo direttamente dal venditore). Non vale dunque la pena
rischiare di essere denunciati.Fonte: Il Cittadino