giovedì 3 novembre 2011

Codogno - Il campanile parrocchiale si mostra con i suoi colori

«Ma che bei colori». «Ma avranno già messo la rete anti-piccione a protezione delle campane?». «E ci sarà nuova illuminazione per la cella campanaria?». Numerosi ieri mattina i codognesi con il naso all’insù, proprio di fronte la parrocchiale di San Biagio: del resto, ad iniziare a svelarsi- dopo essere stata nascosta per mesi sotto ponteggi e teloni- era la torre campanaria della Collegiata di piazza XX Settembre, uno dei simboli architettonici più amati della città. «Per la Fiera il campanile dovrebbe essere scoperto quasi tutto, perlomeno sarà visibile tutta la parte di torre che arriva al tetto- informava ieri il parroco monsignor Diego Furiosi- Il lavoro si concluderà entro la fine del mese».

Il parroco ieri ha confermato «che sì, la cella campanaria sarà illuminata. E l’intervento ha anche realizzato la revisione del parafulmine potenziato da una seconda calata, a protezione non solo della torre ma di tutta la copertura della chiesa parrocchiale». E dunque: “imbrigliato” nei ponteggi dallo scorso giugno, il campanile della chiesa di San Biagio sta finalmente per svelarsi in tutta la sua riqualificazione. Tolti i primi teli, gli operai potranno ora completare anche la posa della rete anti-piccione che dovrà proteggere l’intera cella campanaria, dove albergano le nove campane intarsiate da incisioni sacre e floreali. Coordinato dalla Sovrintendenza, l’intervento di restyling del campanile non poteva essere più rinviato. Edificato tra il 1607 e il 1612, il campanile della Collegiata aveva infatti intonaci pericolosamente sgretolati. Da qui la decisione della parrocchia di procedere con il restyling, spesa prevista 160 mila euro, di cui 55 mila euro sono attesi da contributi della Fondazione Bpl, della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi e della Banca Centropadana. Specifiche le operazioni di lavoro eseguite sul campanile: scrostamento dei vecchi intonaci, doppio lavaggio delle murature scoperte a vivo, posa del primo strato di nuovo intonaco con malte macroporose, messa in opera di una «rete» di ancoraggio delle malte, posa del secondo (e finale) strato di intonaco sempre con l’uso di bio-calci. Nell’elenco dei lavori, ecco poi la pulizia con idro-sabbiatura delle colonne in granito a piano delle campane e la sostituzione dei collari ormai deteriorati delle stesse colonne. La Croce in ferro del campanile è poi stata pulita e protetta da un velo di verniciatura anti-ruggine, consolidata anche la pietra che fa da basamento al Crocefisso. Restyling anche per gli orologi del campanile, sottoposti a nuova dipintura delle ore e a pulizia delle lancette.Fonte: Il Cittadino
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