«Ma che bei colori». «Ma avranno già messo la rete anti-piccione a
protezione delle campane?». «E ci sarà nuova illuminazione per la cella
campanaria?». Numerosi ieri mattina i codognesi con il naso all’insù,
proprio di fronte la parrocchiale di San Biagio: del resto, ad iniziare a
svelarsi- dopo essere stata nascosta per mesi sotto ponteggi e teloni-
era la torre campanaria della Collegiata di piazza XX Settembre, uno dei
simboli architettonici più amati della città. «Per la Fiera il
campanile dovrebbe essere scoperto quasi tutto, perlomeno sarà visibile
tutta la parte di torre che arriva al tetto- informava ieri il parroco
monsignor Diego Furiosi- Il lavoro si concluderà entro la fine del
mese».
Il parroco ieri ha confermato «che sì, la cella campanaria sarà
illuminata. E l’intervento ha anche realizzato la revisione del
parafulmine potenziato da una seconda calata, a protezione non solo
della torre ma di tutta la copertura della chiesa parrocchiale». E
dunque: “imbrigliato” nei ponteggi dallo scorso giugno, il campanile
della chiesa di San Biagio sta finalmente per svelarsi in tutta la sua
riqualificazione. Tolti i primi teli, gli operai potranno ora completare
anche la posa della rete anti-piccione che dovrà proteggere l’intera
cella campanaria, dove albergano le nove campane intarsiate da incisioni
sacre e floreali. Coordinato dalla Sovrintendenza, l’intervento di
restyling del campanile non poteva essere più rinviato. Edificato tra il
1607 e il 1612, il campanile della Collegiata aveva infatti intonaci
pericolosamente sgretolati. Da qui la decisione della parrocchia di
procedere con il restyling, spesa prevista 160 mila euro, di cui 55 mila
euro sono attesi da contributi della Fondazione Bpl, della Fondazione
Comunitaria della Provincia di Lodi e della Banca Centropadana.
Specifiche le operazioni di lavoro eseguite sul campanile: scrostamento
dei vecchi intonaci, doppio lavaggio delle murature scoperte a vivo,
posa del primo strato di nuovo intonaco con malte macroporose, messa in
opera di una «rete» di ancoraggio delle malte, posa del secondo (e
finale) strato di intonaco sempre con l’uso di bio-calci. Nell’elenco
dei lavori, ecco poi la pulizia con idro-sabbiatura delle colonne in
granito a piano delle campane e la sostituzione dei collari ormai
deteriorati delle stesse colonne. La Croce in ferro del campanile è poi
stata pulita e protetta da un velo di verniciatura anti-ruggine,
consolidata anche la pietra che fa da basamento al Crocefisso. Restyling
anche per gli orologi del campanile, sottoposti a nuova dipintura delle
ore e a pulizia delle lancette.Fonte: Il Cittadino