Il “contratto di fiume”, il nuovo progetto regionale che dovrebbe
portare al risanamento del Lambro, ha fatto un altro importante passo
avanti. Infatti la scorsa settimana si sono riuniti tutti gli attori
pubblici ed associazioni, interessati al grande progetto che coinvolgerà
il territorio rivierasco del Lambro.
In particolare, il nostro
territorio è rappresentato dalla Provincia di Lodi, tra le cinque
provincie firmatarie, da numerosi comuni lodigiani nonché dai parchi,
soprattutto del nord Milano e dalle principali associazioni
ambientaliste. Il progetto, davvero importante, si propone secondo
Viviane Iacone, dirigente struttura pianificazione acque, regolazione
servizi e garante direzione generale Ambiente, energia e reti, «di
riportare le acque dei nostri fiumi a livelli di purezza, un processo
simile a quello che il governo tedesco ha concretizzato nella regione
della Ruhr, compromessa, a livello ambientale, anche in modo peggiore
rispetto ai nostri bacini». Interessanti anche le ricadute sul
territorio Lodigiano , utili a migliorare la qualità delle acque nel
fiume, diminuendo ulteriormente il livello di degrado delle acque
scaricate nel Lambro. Infatti gli interventi lodigiani sono soprattutto
di miglioramento fognario. Tra le opere di maggior rilievo un impianto
di sollevamento e collegamento al collettore del Consorzio Basso Lambro,
situato a Castiraga Vidardo. Previsti inoltre fognature e collegamenti
al collettore a Borghetto Lodigiano e nuovi tratti di rete fognaria a
Mulazzano, mentre è entrato in funzione proprio in questi giorni il
nuovo depuratore consortile di Pieve Fissiraga, che raccoglie le acque
dei comuni di Lodi Vecchio, Borgo san Giovanni e Cornegliano Laudense.
Tantissimi anche gli interventi di divulgazione culturale per mantenere
viva l’attenzione e la sensibilità rispetto al fiume. Recentemente è
stato pubblicato un atlante del Lambro che analizza il fiume da tutti i
punti di vista e che è un ottimo strumento, aggiornatissimo ed anche
disponibile sul web, per tutti gli studiosi ed appassionati. Si presenta
comunque ancora lungo il percorso del “contratto di fiume”. Infatti per
febbraio 2012 è prevista la firma ufficiale mentre si attende la
delibera di avvio del progetto salva Lambro. L’auspicio è che questo
piano partecipato possa dare risultati positivi per la “salute” di uno
dei corsi d’acqua più importanti del Lodigiano.Fonte: Il Cittadino