venerdì 4 novembre 2011

San Donato - Il sindaco “licenzia” l’assessore Gargani

Lo strappo con la Lega è definitivo: il sindaco Mario Dompè ieri mattina ha ritirato le deleghe all’assessore del Carroccio Simona Gargani. È il settimo esponente della formazione iniziale di giunta a lasciare i piani alti del municipio e fino alla scadenza elettorale i settori “sicurezza, polizia locale e Protezione civile” saranno gestiti direttamente dal vertice dell’ente locale. In realtà questa volta non c’è stato alcun fulmine a ciel sereno, in quanto il sindaco già nell’ultima tappa con cui domenica si è chiuso il difficilissimo consiglio sull’approvazione del Pgt (Piano di governo del territorio) aveva preannunciato che, per quanto lo riguardava, la Lega, che non ha partecipato al voto, era già fuori. Del resto, nel corso della raffica di sedute che si sono susseguite per licenziare il documento urbanistico, il dissenso dei “limbard” è emerso chiaramente in un clima di ribellione da parte di militanti e cittadini di Poasco, i quali hanno bocciato, alzando cori e cartelli, le strategie in fase di approvazione. Proprio sull’animata protesta di domenica, che ha trovato sfogo in sede istituzionale, richiedendo l’intervento di polizia locale e carabinieri, ieri Dompé ha puntato l’attenzione, dichiarando: «Vista la scandalosa esibizione andata in scena nel corso dell’ultima seduta di consiglio, alla quale hanno preso parte anche un consigliere comunale e un deputato nazionale e dalla quale l’assessore Gargani non si è dissociata, riteniamo che sia necessario dare un segnale forte, sottolineando come la democrazia si basi sul confronto e il dialogo e non sullo scontro fisico e l’aggressione verbale». Sempre nella nota diramata in mattinata, il primo cittadino ha aggiunto: «Prese di posizione strumentali per motivi elettorali non rientrano nelle nostre linee programmatiche, sottoscritte a suo tempo anche dai membri della Lega. Noi ci rifiutiamo di trasformare i cittadini in elettori/consumatori di prodotti politici confezionati per garantirsi il potere. Siamo soddisfatti di aver dato delle risposte ai sandonatesi muovendoci all’interno dei confini che le regole amministrative e la legge ci impongono». Infine, annunciando l’intenzione di coinvolgere la città sul seguito operativo delle scelte urbanistiche, il sindaco ha concluso lasciando una porta aperta agli ex alleati: «Come avvenuto per il Piano di governo del territorio - ha affermato - anche nella realizzazione dei progetti che lo renderanno operativo, naturalmente, ci confronteremo con i cittadini in modo da plasmare il nostro operato sulle esigenze della comunità. In caso di ripensamento siamo disponibili a riallacciare i rapporti con la Lega, visto il rapporto di vicinanza con i cittadini che contraddistingue sia noi che loro»Fonte: Il Cittadino
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