I comuni non sanno ancora se il progetto della Tangenziale est esterna
subirà modifiche. Se, dopo le pressioni, il tracciato sarà meno
devastante per il territorio. Le indiscrezioni non sembrano
beneauguranti: se non ci sono speranze per la realizzazione di un
interramento dell’autostrada tra il polo artigianale di Zelo e la
logistica di Paullo, è praticamente certo invece che sono state
autorizzate le due cave sul territorio sudmilanese, una a Vizzolo
Predabissi e l’altra a Paullo (dove invece è stato bocciato un secondo
polo estrattivo a Conterico).
Niente di ufficiale, sia chiaro, perché il
progetto definitivo Tem è ancora fermo a Roma. Ma le indiscrezioni sono
circolate, molto nette nel rivelare che tutte quelle osservazioni che
comportavano un importo di spesa aggiuntivo non hanno trovato alcun
accoglimento. «Dal Cipe (comitato interministeriale per la
programmazione economica) - riferisce il sindaco di Paullo Claudio
Mazzola - non è arrivato ancora nulla: di comunicazioni non ne abbiamo.
Tutti i sindaci sono in attesa di sapere se ci siano state modifiche
oppure no, anche se informalmente sappiamo che interventi migliorativi
non ne sono stati approvati perché comportavano l’aggravio dei
costi».Dubbi, in realtà, ce ne sono pochi per quanto riguarda le cave,
necessarie per fornire materiale inerte per la costruzione
dell’autostrada, già sottoposte a parere positivo di Cipe e Ministero
dell’ambiente. Si potranno fare tutte e quattro, solo in caso di
esigenza, perché trattasi di poli estrattivi di riserva. Vizzolo,
assieme a Paullo, è uno dei due centri del Sudmilano destinati - volenti
o nolenti - ad ospitare sul loro territorio una “cava di prestito”, un
sito estrattivo col quale fornire i materiali al cantiere. A Vizzolo L’
area destinata a diventare «buca» è pari a circa un quarto dei 500
ettari agricoli che si stendono fra la via Emilia ad ovest, Vizzolo a
nord, Sordio a sud e la provinciale 159 Sordio-Bettola, mentre a Paullo
sarebbe situata su 400mila metri quadrati a ridosso di un’area di pregio
naturalistico al confine con Tribiano, in aggiunta ad altre due tra
Melzo e Pozzuolo Martesana e a Gorgonzola. «Per quanto riguarda la Tem -
commenta il sindaco di Paullo - la nostra posizione è nota. La
riteniamo un’opera deleteria per il territorio e abbiamo provato anche
con una zione giuridica a bloccarla. Come comune, abbiamo fatto una
serie di osservazioni per migliorare il progetto, compresa la richiesta
di spostare la cava da luogo dove è stata individuata la realizzazione.
Se si confermasse il no alle varie osservazioni, che non solo Paullo ha
avanzato, allora dovremmo prendere atto della scarsa attenzione che
viene riservata al nostro territorio: vengono prima i soldi di tutto il
resto».Fonte: Il Cittadino