venerdì 16 maggio 2008

L'Abbazia di Chiaravalle















L'Abbazia venne edificata a metà del XII secolo per volere di San Bernardo e divenne sede dei monaci dell'Ordine Cistercense. Nella prima metà del Duecento l'edificio venne intitolato a Santa Maria. In seguito alle soppressioni napoleoniche, l'Abbazia venne abbandonata dai monaci e lasciata in uno stato di degrado che portò, a metà Ottocento, alla demolizione del chiostro, opera quattrocentesca del Bramante, per permettere il passaggio della linea ferroviaria. Oggi, in seguito al ritorno dei monaci nel 1952, il complesso rappresenta un centro di vita spirituale e, allo stesso tempo, una zona agricola vicino alla città. L'Abbazia presenta uno stile che unisce caratteristiche del gusto romanico e di quello gotico d'oltralpe. L'entrata del complesso avviene attraverso una massiccia torre, realizzata nel Cinquecento, vicino alla quale si trova il quattrocentesco oratorio di San Bernardo. Un portale risalente al Duecento permette l'ingresso alla chiesa. L'interno è composto da tre navate voltate a crociera e divise da pilastri circolari. Originariamente la decorazione dell'Abbazia era rappresentata dagli affreschi del tiburio, con i Dottori della Chiesa, gli Evangelisti e le Storie della Vergine. Nel Seicento, la decorazione venne arricchita ad opera dei Fiamminghini, ovvero Giovanni Mauro e Giovanni Battista Della Rovere. Nel punto di incontro delle navate si trova la trecentesca torre campanaria, di forma ottagonale, composta da tre blocchi digradanti verso l'alto. Le tre fasce sono percorse da ordini di bifore, trifore e quadrifore. Le piccole colonne bianche che scandiscono le aperture formano una suggestiva bicromia con il colore scuro del mattone. Si segnala, inoltre, il chiostro, realizzato nel Duecento e del quale sono visibili solo la parte a nord e due campate ad est.



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