Alcuni pendolari scrivono al giudice di pace e alle istituzioni: «Non possiamo usare l’elicottero». Centri chiusi al traffico: recarsi al lavoro diventa un’impresa.Sudmilano chiuso al traffico. Da Paullo non si passa, a Zelo la circolazione è interdetta nella prima mattina e così a Mulazzano o a Mediglia. E per chi deve recarsi sul posto di lavoro diventa quasi impossibile arrivare in orario. Qualcuno cerca un’alternativa, con tempi di percorrenza e chilometri inevitabilmente raddoppiati. Qualcuno comincia a chiedersi se le “interdizioni” e le zone a traffico limitato sono legali. Un gruppo di dipendenti di un’azienda di Tribiano ha chiesto un parere al difensore civico di Lodi e in una lettera sono state interpellate le province di Lodi e Milano. A settembre ci sarà già una prima risposta del difensore civico. E c’è da sperare che vengano anche prese in considerazioni eventuali vie da seguire per risolvere quello che è divenuto un problema generale. «La situazione - spiega Raffaella Ceruti, che da Cervignano va a lavorare a Tribiano - è davvero critica. A settembre chiuderà anche la provinciale 16, che da Cervignano d’Adda arriva a Paullo. C’era un cartello che è stato coperto il giorno dopo: abbiamo chiesto informazioni alla polizia locale che ci ha spiegato che l’arteria sarà chiusa da settembre. È di gran moda instaurare zone a traffico limitato nelle ore di punta, e cosi facendo i lavoratori che devono attraversare questi comuni per recarsi al lavoro si sono trovati di fronte a blocchi, uno dopo l’altro, nel giro degli ultimi due anni. Tante persone che sono, in realtà, vicinissime al luogo di lavoro devono fare chilometri in più e viaggiare per forza di cose o sulla Paullese o sulla provinciale Cerca andando ad intasare strade già piene di traffico e aumentando in modo sproporzionato sia i costi sia i tempi di percorrenza. Invece di fare 15 chilometri io ne devo fare per esempio 25». Nelle stesse condizioni si trovano altri dipendenti della stessa azienda: gente che abita a Brembio, Cervignano, Casalpusterlengo e Boffalora d’Adda. Ma nelle stesse condizioni sono tanti altri, operai e impiegati, pendolari sulle strade del Sudmilano. Le province non sembrano propense ad accettare le chiusure indiscriminate, ma quando l’arteria è comunale non ci possono mettere becco. Verrà valutata l’ipotesi di chiamare in causa anche il prefetto, perché vigili su questo fiorire di ztl. Purtroppo nel marasma generale, secondo i pendolari, non vengono nemmeno potenziati i mezzi pubblici. «Da Cervignano - continua Ceruti - non esistono pullman che vanno a Tribiano. Ci sono per Paullo, ma per i paullesi non ci sono problemi di blocchi. Vorremmo almeno che ci fossero concessi dei permessi per passare, almeno per andare a lavorare, ma trovo che il problema sia generale. Non possiamo ancora prendere l’elicottero».
Fonte: Il Cittadino
Fonte: Il Cittadino
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