
Paullo - Sulla bocciatura del prolungamento della linea gialla fino a Paullo i sindaci non demordono. L’assessore alla viabilità della provincia di Milano Paolo Matteucci ha chiesto la convocazione di una riunione urgente del collegio di vigilanza dell’accordo di programma per «la realizzazione della tangenziale est esterna di Milano e il potenziamento del sistema della mobilità dell’est milanese e del nord lodigiano». Da palazzo Isimbardi è stata inviata ieri una lettera all’assessore regionale Raffaele Cattaneo e ai rappresentanti dei comuni della Tem. Il motivo del contendere sono le postille in calce all’accordo, che subordina la realizzazione della tangenziale est esterna al finanziamento del prolungamento della linea tre fino a Paullo. Obiettivo dell’incontro è la verifica collegiale sulle iniziative da intraprendere per garantire gli impegni assunti nell’accordo di programma della Tem: «La mancata sottoscrizione dell’accordo “per il potenziamento del sistema della mobilità su ferro dell’est milanese e del nord lodigiano” - spiega infatti Matteucci - e le recenti determinazioni della Corte dei conti sulle delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica di approvazione del progetto preliminare del prolungamento della linea M2 e M3, sono preoccupanti segnali di un rallentamento delle iniziative per lo sviluppo della mobilità pubblica nel comparto territoriale. Il contesto è quello interessato dalla realizzazione della tangenziale est esterna di Milano e, più in generale, nell’intera area metropolitana milanese». Secondo Bruno Dapei, esponente dello staff dell’assessorato regionale alle opere pubbliche, è già pronta un’intesa per l’integrazione del pacchetto M3. Mancherebbe solo la firma del ministro Altero Matteoli, che però è imminente. «Il grosso dei problemi - spiega Dapei, che è anche capogruppo di Forza Italia in consiglio provinciale - derivano dal reperimento dei fondi a livello di enti locali: si tratta del 40 per cento delle risorse, rispetto ad una spesa stimata in 800 milioni di euro. Le dichiarazioni del presidente Penati, circa un interessamento della provincia all’azionariato della nuova compagnia aerea di bandiera, finanziato dalla vendita di azioni Sea, costituiscono l’ennesima bufala confezionata a palazzo Isimbardi. Tali ricavi andrebbero prioritariamente destinati al finanziamento delle indispensabili infrastrutture ferme al palo per mancanza di fondi, primi tra tutti i prolungamenti della metropolitana verso l’hinterland»
Fonte: Il Cittadino
Fonte: Il Cittadino
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