martedì 5 maggio 2009

SAVE CHILDREN: MUOIONO TROPPE MAMME E BIMBI

ROMA - Non diminuisce la generosità degli italiani anche con la crisi, ma serve che gli stati, anche il governo italiano, facciano di più per fermare una vera e propria ecatombe: quella che vede ogni anno morire oltre 9 milioni di bambini da zero a 5 anni in tutto il mondo, per problemi assolutamente risolvibili, insieme a mezzo milione di donne, per cause legate alla maternità. Un bilancio terribile, con il "mondo ricco" - Italia compresa - che migliora la sua situazione (soltanto l'1% delle morti lo riguarda) mentre i "paesi poveri" sono sempre di più abbandonati. A lanciare l'allarme è Save the Children, nel rapporto "La salute e la condizione delle mamme e dei bambini in Italia e nel mondo", presentato oggi a Roma (e in tutto il pianeta) dal presidente e dal direttore generale della ong, Claudio Tesauro e Valerio Neri, insieme a testimonial come Giobbe Covatta e Christiane Filangieri e al ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna. Sotto accusa la riduzione degli stanziamenti per la cooperazione internazionali (passati dallo 0,2% allo 0,1%) che non consentiranno di raggiungere i due Obiettivi del Millennio con oggetto proprio alla salute di mamme e bambini. "Questi dati sono inaccettabili - ha detto il ministro Carfagna - ma ci aiutano a riflettere su quanto è stato fatto e su quanto c'é ancora da fare per migliorare la condizione delle madri nel nostro paese, soprattutto per quanto riguarda i decessi legati al parto e le morti neonatali".
MIGLIORA IN ITALIA CONDIZIONE MADRE-BIMBO - Migliora la condizione delle mamme e dei figli in Italia. Nell'ultimo anno il nostro paese ha guadagnato tre posizioni, passando dal 19/mo al 16/mo posto della classifica composta da 158 paesi. La Svezia si conferma prima, la Nigeria ultima. Al secondo e terzo posto, ci sono Norvegia ed Australia. Nonostante i miglioramenti, in Italia "permangono sacche di povertà e disagio, oltre che minore tutela sanitaria, soprattutto fra le donne single e quelle straniere; quest'ultime stimate in 400 mila". L'Italia, commenta Neri, "si è sempre collocata a metà del gruppo dei paesi più sviluppati, registrando livelli di eccellenza, rispetto agli indicatori della salute dei bambini".
PER 200 MILIONI DI BAMBINI SVILUPPO A RISCHIO - Nei paesi poveri circa 200 milioni di bambini con meno di 5 anni (circa il 40% del totale) non riesce a raggiungere il suo massimo e completo sviluppo cognitivo a causa della povertà, della scarsa alimentazione, delle precarie condizioni di salute e delle cure inadeguate. Uno dei risultati di tanti disagi socio-economici è che molti di questi bambini o non si iscrivono a scuola o sono destinati ad una carriera scolastica di insuccessi. Il Ciad, seguito da Afghanistan, Burundi, Guinea Bissau e Mali, è la nazione in cui i bambini hanno i peggiori risultati a scuola.
SAVE THE CHILDREN, 90 ANNI DI STORIA - La Ong compie quest'anno 90 anni. In Italia invece è attiva da dieci anni. Attualmente opera in 120 paesi al mondo con uno staff di circa 14 mila persone. E' stata fondata a Londra nel 1919 da Eglantyne Jebb, un'infermiera della Croce Rossa rimasta colpita dalle terribili condizioni di vita dei minori in Europa dopo la prima guerra mondiale. Si deve a lei il rivoluzionario concetto, per l'epoca, che anche i bambini sono titolari dei diritti. Nel 1923 Eglantyne scrisse la prima Carta dei Diritti del Bambino. "Tutto quello per cui la nostra fondatrice ha combattuto 90 anni fa, è ancora quello in cui Save the Children crede oggi e la base del suo operato in tutto il mondo - afferma Tesauro - La nostra missione, in Italia come nel resto del mondo, è assicurare ad ogni bambino il rispetto dei suoi diritti, quello alla salute, alla nutrizione, al cibo, ad una dimora, all'educazione, e proteggerli da ogni tipo di violenza, abuso e sfruttamento, ascoltare i minori, coinvolgerli in ogni decisione che li riguarda e impegnarsi affinché il loro punto di vista sia preso in considerazione". Fonte: Ansa.it

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...