Il comitato cittadino “Giu le mani dalla Campagnetta”, dopo gli ultimi sviluppi con le prese di posizione di esponenti del centrodestra a favore dell’area verde, punta a far sintesi, chiedendo alle forze politiche di farsi parte attiva per l’avvallo in consiglio comunale di un documento vincolante, che chiuda definitivamente la partita, scongiurando il rischio di una colata di cemento. La delegazione di cittadini sta diramando una lettera aperta affinché, come è stato fatto per i boschetti di Metanopoli, gli schieramenti che siedono in aula municipale diano un segnale che punti all’unico obiettivo di salvaguardare il verde dell’ex canale navigabile. «Riteniamo – mettono in evidenza i vertici del comitato -, che lo stesso impegno unanime il consiglio comunale debba assumerlo per tutelare l’unica area verde di una zona di San Donato che ne è priva: non sarebbe equo usare due pesi e due misure, a danno di un quartiere che è già abbondantemente svantaggiato rispetto alla dotazione di verde e che da anni aspetta la sistemazione a parco dell’unica area disponibile». Ai vertici del palazzo municipale viene inoltre chiesto uno specifico impegno riguardo il coinvolgimento dei cittadini nella progettazione del parco. Nel frattempo parte anche un nuovo invito diretto a tutta la collettività di cittadini ad allearsi in questa battaglia, sottoscrivendo la petizione. I promotori ribadiscono infatti che «il Parco va a beneficio non solo di via Di Vittorio, ma di tutti i sandonatesi». Pertanto, proseguiranno i banchetti in occasione dei mercati, mentre per chi preferisce muoversi in rete è ancora possibile sottoscrivere il documento online sul sito www.giulemanidallacampagnetta.blogspot.com. E in una parentesi in cui si stanno alzando una serie di reazioni politiche, un segnale arriva da Rifondazione comunista, con una bozza di mozione da portare sui banchi del dibattito. «Proponiamo a tutti i gruppi consiliari – ricorda il capogruppo di Rifondazione, Massimiliano Mistretta - di incontrarsi per giungere ad un documento il più ampiamente condiviso che possa ottenere il voto favorevole del consiglio comunale, accogliendo le istanze di salvaguardia della Campagnetta con la creazione di un parco sull’intera area».A questo punto, la partita passa nelle mani delle altre forze politiche che, dopo aver preso posizione, dovranno definire la strategia di intervento. In quanto, l’esito finale dovrà avere dalla sua parte i numeri di una cordata di partiti pronti ad allearsi per compiere il passo decisivo, che superi i singoli schieramenti. Ed è proprio quello che si augurano i residenti, che da tempo sollecitano una sinergia che sia capace di trasformare le intenzioni e le prese di posizione in atti finalmente concreti.Fonte: Il Cittadino
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