venerdì 16 ottobre 2009

Caselle Landi - Il cervo torna a popolare il Lodigiano. Il vice sindaco cauto: «Potrebbe essere fuggito da un allevamento, ma la fauna selvatica è in aumento». Canova: «Avvistato un esemplare, era dal ‘600 che non si vedeva».


Nel Lodigiano è tornato il cervo. Un bellissimo esemplare, maschio, un metro e 80 di altezza almeno, è stato avvistato nei boschi della Bassa. «Stava riposando tra gli alberi, nel territorio di Caselle Landi - spiega il consigliere provinciale Luca Canova -. Ad accorgersi della sua presenza, lo scorso fine settimana, è stato un gruppo di cacciatori. L’animale è stato svegliato, all’alba, dai passi degli uomini con il fucile e dal loro segugio. Si è alzato all’improvviso, mostrando tutta la sua eleganza. Poi, dopo una breve colluttazione con il cane, è fuggito verso la libertà. Lasciando i cacciatori senza parole». La fonte, secondo Canova, «è attendibile. L’avvistamento del cervo rappresenta una bella notizia - dice -.Credo che fosse dal ‘600 che non si vedeva un cervo nel nostro territorio. Secondo me l’animale arriva dalle montagne dell’Appennino e ha attraversato il Po». Il consigliere lancia l’allarme: «Adesso bisogna stare attenti che nessuno si faccia giustiziere - commenta -. Il cervo non è un animale pericoloso, non vorrei che succedesse come l’altra volta che hanno ucciso il daino che circolava nei pressi della 235. Questo avvistamento è un ulteriore fattore che conferma l’importanza della valle del Po e l’arricchimento della biodiversità del territorio. Spero davvero che questo sia l’inizio di un riambientamento della specie. D’altronde, non possiamo dimenticare i 6 lupi segnalati alla periferia di Piacenza. Il fatto che riesca a stare almeno un po’ nella golena del Po è un buon segnale, significa che l’animale vuole riconquistare il suo spazio in un ambito di assoluto pregio qual è la Bassa. Chi voleva rassegnarsi ad avere una discarica, deve tenersi il cervo». L’animale, essenzialmente erbivoro, potrebbe adattarsi facilmente negli incolti del Lodigiano, cibandosi di cortecce e arbusti. Cauto, però, è il vice sindaco di Caselle Roberto Tantardini: «Mi è stato riferito di questo avvistamento - commenta -. Io però presumo che sia fuggito da qualche allevamento: non credo sia selvatico. Nel caso fosse veramente così, sarebbe, certamente, un segnale positivo. Abbiamo sempre sostenuto che il nostro territorio è poco antropizzato e sono necessarie politiche di conservazione. Negli anni ci sono state, per esempio, diverse segnalazioni di cinghiali che attraversavano il Po e arrivavano da noi. Mi sembra strano però che questo cervo sia selvatico. Sono molto cauto, dovrebbe aver attraversato tutto il Piacentino». Nella tenuta del Boscone, a Camairago, come spiega il titolare Antonio Biancardi. «sono presenti due esemplari di cervo, ma - assicura - sono chiusi nel recinto e non sono scappati». In ogni caso, l’avvistamento, anche per Tantardini, è positivo. «Se venisse confermato che si tratta di una fuga da qualche centro - dice - sarebbe comunque un segnale che il territorio è in grado di accogliere un animale così. Per quanto riguarda i migratori, per esempio, sono anni che si verifica un aumento della loro presenza. La stessa cosa vale per i cinghiali. È una tendenza che può solo renderci soddisfatti».Fonte: Il Cittadino

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