lunedì 9 novembre 2009

La grande avanzata di Firefox nel nome del Web libero


Siamo a metà degli anni Novanta, Internet si espande per il pianeta senza che Microsoft ed Apple, impegnate in un’accanita lotta commerciale, ci facciano caso più di tanto; Google non esiste ancora, Yahoo! è poco più di undivertimento studentesco, e per accedere al Web il popolo della Rete ricorre soprattutto a Netscape. Quest’ultimo è il più efficiente fra i “browser”, ovvero il complesso software che deve permettere la navigazione on-line in modo efficace e possibilmente sicuro. «La strada che porta alla nascita del browser Firefox - spiega oggi Giuliano Masseroni - comincia proprio dalla morte di Netscape. Il suo rapido declino iniziò quando Microsoft volle recuperare il terreno perduto ed integrò il suo browser Explorer nei sistemi operativi Windows. Troppo forte, allora, la sua forza d’urto per resistere». Ma chi è Giuliano Masseroni? È il presidente, un ruolo volontario e non retribuito, di Mozilla Italia. E che cos’è Mozilla? Si potrebbe rispondere la storia che ritorna, se è vero che intorno a questo progetto della comunità open source (paladina del software libero) si sono raccolte le migliori menti, sconfitte ma non certo dome, che stavano dietro a Netscape. Una voglia di rivincita che pochi anni doposi è concretizzata in qualcosa di travolgente...«L’idea diunbrowser che consenta di vivere il Web nel modo più libero - racconta Masseroni - è sempre stata uno dei punti cardine della comunità open source. E così nacque prima Mozilla Phoenix, dove il termine “fenice” stava appunto ad indicare la rinascita dalle ceneri di Netscape. Poi, alla fine del 2004, l’avvento della prima versione di Firefox». Una sorta di big bang, aggiungiamo noi, nella storia del software. Ben più sicuro dell’allora universalmente diffuso Explorer 6, la “volpe di fuoco” (questa la traduzione letterale) introduceva l’allora rivoluzionaria navigazione a schede che permetteva di mantenere aperte, ed accessibili con un semplice clic del mouse, più pagine Internet all’interno del browser. «I molti miglioramenti introdotti da Firefox, ad esempio il blocco dei fastidiosi pop-up pubblicitari che scattano automaticamente aprendo talune pagine Web, fu talmente lampante da tradursi in una diffusione impressionante del browser, ovviamente spinto dalla possibilità di utilizzarlo in modo assolutamente gratuito. E la sua eccezionale velocità di penetrazione di fatto continua ancora oggi nonostante i tentativi di adeguarsi da parte di Microsoft, specie con l’attuale versione 8 di Explorer, e l’arrivo di nuovi concorrenti quali “Safari” di Apple e “Chrome” di Google ». Anche perché l’esperienza di Netscape ha insegnato molto, ed oggi Firefox affronta la guerra dei browser, come la definosce l’enciclopedia on-line Wikipedia, con un “esercito” davvero imponente. «Firefox è oggi arrivato alla sua versione 3.5 - dice Masseroni - grazie all’impegno di migliaia di sviluppatori sparsi per il mondo.Unapporto decisivo specie nella preparazione delle centinaia di componenti aggiuntivi che permettono di personalizzare il browser a proprio piacimento, nonché nella capacità di adeguarsi in pochissimo tempo ai nuovi “linguaggi” informatici usati per creare i siti Web più recenti». Le cifre dicono che il vendicatore di Netscape ha oggi un terzo del mercato mondiale, con l’obiettivo dichiarato di conquistare la leadership assoluta entro i prossimi due anni. Altre centinaia di milioni di persone da conquistare restandosempreun passo in avanti e garantendo ancor più sicurezza nella navigazione, soprattutto bloccando i sempre più numerosi tentativi di “phishing” con i quali vengono carpiti i dati sensibili degli utenti.Fonte: L'Unità.it

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