«Ci aspettiamo che dalle parole si passi ai fatti e che il consiglio provinciale esprima con atti formali la propria volontà di salvaguardare un’area di valenza sovracomunale». In attesa del nuovo confronto politico, il comitato cittadino “Giù le mani dalla Campagnetta”, annuncia che la partita dell’ex Canale navigabile, rispetto alla quale i residenti di via Di Vittorio stanno combattendo per il mantenimento a verde di tutto il lotto, passerà a questo punto da «un tavolo di confronto tra amministrazione comunale, provincia e regione, di cui l’assessore provinciale ai parchi, si è fatto garante». Non solo. Nel momento in cui il caso Campagnetta ha iniziato a scalare i gradini delle istituzioni, i componenti della delegazione civica, puntando l’attenzione sulle ultime tappe che hanno visto anche il sindaco Mario Dompè prendere la parola (settimana scorsa) nell’ambito di due commissioni congiunte di Palazzo Isimbardi, sottolineano: «Il sindaco ha detto che fare un Parco su tutta la Campagnetta comporterebbe problemi di sicurezza e di manutenzione. Ha prospettato due soluzioni per acquisire l’area: l’esproprio o l’accordo con la proprietà. La prima sarebbe possibile solo con l’intervento economico della Provincia e della Regione, dato che espropriare l’area costerebbe, ha detto, 12 milioni di euro; il sindaco però non porta elementi a supporto di questa valutazione così vistosamente alta». Ed entrando negli aspetti più tecnici, i diretti interessati che contano sul sostegno di 2 mila sottoscrizioni, lamentano: «Il sindaco non ha chiarito se gli «interventi compatibili» di cui parla contemplano anche la costruzione di case e non ha citato lo strumento della «perequazione», previsto dalla legge regionale 12.2005, che consente al comune di acquisire gratuitamente l’area». Insomma, se da una parte l’iter si prepara ad affrontare nuove scadenze, nel frattempo i cittadini sollecitano maggiori approfondimenti sulle intenzioni dell’esecutivo locale di centro destra.Fonte: Il Cittadino
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