La protesta del Comitato pendolari utenti Sila incomincia a sortire i primi effetti. Dopo le lamentele scatenatesi nei giorni scorsi, in seguito all’ennesimo disservizio da parte della società di trasporti sulla tratta Sant’Angelo - San Colombano - Milano, ora scendono in campo anche le forze politiche. Lo fa il Pd con i consiglieri provinciali Gianfranco Concordati e Luca Canova, che hanno avanzato un’interrogazione da portare al più presto in consiglio provinciale: «Abbiamo raccolto una lamentela che è sacrosanta da parte dei fruitori del servizio - commentano i consiglieri provinciali firmatari dell’interrogazione -, questo è un problema che si trascina ormai da tempo e siamo sorpresi da come non riescano ad essere garantiti neanche i servizi più basilari come quelli del trasporto pubblico». I cittadini di Sant’Angelo, Graffignana, San Colombano e Miradolo che utilizzano le linee di autotrasporto Sila hanno da un anno costituito un vero e proprio comitato deciso ad ottenere giustizia e un servizio più efficiente. «I membri del comitato hanno testimoniato l’aggravarsi di uno stato di disagio derivante dalla soppressione ingiustificata e non preventivamente comunicata di corse autobus sulla linea in questione - proseguono gli esponenti del Pd -. Più volte lavoratori e utenti generici hanno dovuto assistere all’improvvisa scomparsa di corse, anche in momenti particolarmente delicati della giornata, come l’andata o il ritorno dal lavoro. Tali eventi sarebbero reiterati e frequenti e in via di aggravamento progressivo, come testimonia quanto avvenuto nella serata di mercoledì 3 marzo, quando la soppressione della corsa delle 20.25 da San Donato ha costretto molti viaggiatori lodigiani ad attrezzarsi in altro modo per far ritorno a casa». Ora la questione arriverà sui banchi del consiglio provinciale: «Non chiediamo niente di strano, vogliamo semplicemente che vengano presi provvedimenti dagli enti preposti. Vorremmo conoscere quali e quanti controlli siano stati effettuati dalla Provincia di Lodi in merito alla linea in oggetto, vorremmo sapere quali siano gli esiti delle verifiche e infine sarebbe utile sapere quali iniziative intende assumere l’ente sovra territoriale per impedire il protrarsi di questa situazione». Ad una vicenda già di per sé complicata si aggiunge anche la lamentela dei pendolari per il continuo e costante degrado degli automezzi pubblici di cui sono costretti a servirsi: «Oltre a ritardi e soppressioni dell’ultimo minuto - concludono Concordati e Canova -, bisogna aggiungere anche la scarsa pulizia dei mezzi e rotture frequenti di sedili, che riducono ulteriormente l’agibilità dei mezzi. Insomma una situazione che non è più sostenibile e sulla abbiamo il dovere costante di vegliare e monitorare».Fonte: Il Cittadino
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