martedì 9 marzo 2010

Santo Stefano - Il “duomo” della Bassa riapre a Pasqua - Verso la conclusione l’intervento di consolidamento per i danni subiti durante il terremoto di fine 2008 - La parrocchiale sarà di nuovo agibile dopo i lavori di restauro

Rivivrà a Pasqua il “duomo” della Bassa: è già partito il conto alla rovescia per la riapertura della chiesa parrocchiale di Santo Stefano. 

L’annuncio tanto atteso è finalmente arrivato: la riapertura della parrocchiale di piazza Roma è ormai imminente, fissata la sera del 3 aprile in concomitanza con le celebrazioni solenni della veglia pasquale. La chiesa era stata dichiarata inagibile nel dicembre 2008 quando l’onda sismica del terremoto avvenuto in Emilia si era propagata in tutto il nord Italia ed aveva provocato lesioni strutturali proprio alle antiche murature di questo imponente edificio religioso. Da allora ad oggi, per ovvie ragioni di sicurezza, la parrocchiale è rimasta inaccessibile ai fedeli. Nel frattempo, però, l’immobile è stato sottoposto ad un radicale intervento di consolidamento strutturale, il cui primo lotto di lavori (quello chiamato a garantire proprio la sicurezza statica della chiesa) è terminato in queste settimane. E dunque: via libera alla riapertura della parrocchiale. «Gli interventi di consolidamento eseguiti in questi mesi permettono la piena fruibilità della chiesa», conferma il sindaco Massimiliano Lodigiani, legittimamente soddisfatto per l’ormai prossima apertura della parrocchiale. «Penso al duomo di Pavia - riflette Lodigiani-, chiuso da dieci anni, oppure alla chiesa di Santa Maria in Galilea a Senna Lodigiana pure inaccessibile da tempo. E poi penso alla nostra chiesa: in un anno e tre mesi, assieme alla parrocchia, abbiamo trovato i fondi, avuto le autorizzazioni, realizzato i progetti, avviati i lavori, già eseguiti per un buon 50 per cento. Che dire: davvero un ottimo risultato». «La riapertura della parrocchiale è una felicità per tutti - commenta entusiasta don Tino Cremascoli, parroco di Santo Stefano dall’ottobre scorso -. Non ho mai celebrato nella parrocchiale, sono arrivato in paese e la chiesa era già inagibile. Proprio per questo sarà un’emozione ancora più grande assistere alla riapertura delle sue porte». Il primo lotto dei lavori è costato 228mila euro, interamente finanziato da Regione, comune di Santo Stefano e Fondazione della Banca Popolare di Lodi. Il secondo lotto prevede una spesa di 406mila euro, di cui 230mila arriveranno sotto forma di contributo Frisl ancora dalla Regione. Nei giorni precedenti la riapertura della chiesa (per la precisione il 27 e il 28 marzo) sono state programmate delle visite guidate al sottotetto della chiesa, con l’accompagnamento dei tecnici che hanno seguito i lavori. Sarà così possibile osservare la maglia bi-direzionale in acciaio posta a garanzia della tenuta statica dell’edificio, i tiranti installati per la stabilizzazione della facciata, i lavori di rinforzo della volta retrostante la facciata mediante l’uso di fasce in fibre di carbonio, il nuovo impianto elettrico posto nel sottotetto della chiesa.Fonte: Il Cittadino

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