sabato 26 giugno 2010

San Donato - Il nuovo ripetitore accende la polemica - I comunisti annunciano un’interrogazione sull’installazione della struttura in un’area popolosa e vicino all’asilo - Rifondazione incalza il comune sull’antenna di via Marcora

Chi ha autorizzato il nuovo ecomostro che è sorto all’improvviso in via Marcora? A distanza di qualche giorno dalla mattina in cui all’improvviso i cittadini di via Di Vittorio si sono trovati a fare i conti con la nuova maxi antenna della telefonia, l’interrogativo si è alzato dal gruppo di Rifondazione comunista, che settimana prossima su questo nuovo “incomodo” che è sorto nel contesto urbano decentrato, protocollerà un’interrogazione. È già pronto anche il testo del documento con cui, rivolgendosi all’esecutivo di centrodestra, il capogruppo Massimiliano Mistretta chiederà lumi sull’installazione del nuovo traliccio collocato nel comparto industriale, a ridosso del popoloso quartiere di via Di Vittorio, nonché «a poca distanza da un asilo nido e dalla scuola materna». Dopo le proteste degli anni scorsi per l’altro esemplare che si staglia in fondo alla strada densamente popolata, su una frangia di confine di competenza del limitrofo comune di San Giuliano, i residenti a questo punto si stanno già preparando ad animare una nuova protesta. Nel frattempo, il portabandiera in aula della sinistra, sottolinea: «È necessario affrontare un ragionamento per individuare delle aree del territorio che possono ospitare i ripetitori, visto che sono fonte di inquinamento. Non si può accettare che da un giorno all’altro i cittadini si trovino costretti a convivere con un traliccio, su cui sono installati ripetitori, in una zona che già ospita anche elettrodotti ad alta potenza». Nell’istanza destinata a raggiungere il municipio, la forza politica di opposizione, che è immediatamente scesa decisa in campo, intende anche chiedere all’esecutivo ragguagli su «quali sistemi di monitoraggio delle emissioni sono in atto o si intendono attuare sia rispetto all’ impianto in oggetto che al complesso di impianti analoghi presenti nelle vicinanze». E dal momento che la nuova presenza, che ha già collezionato l’avversione dei sandonatesi della zona, sorge in un angolo del comparto produttivo, la politica vuole pure sapere «se i privati sul cui terreno sorge il traliccio hanno ricevuto o ricevono benefici economici per l’ installazione e di quale entità». Altra questione aperta, rispetto alla quale vengono sollecitati riscontri di carattere ufficiale, riquarda le «misure che il comune intende adottare per evitare ogni rischio nei confronti della popolazione ed in particolare dei bambini che frequentano asilo nido e scuola materna collocati a breve distanza dall’impianto». Nel frattempo, i più attivi che hanno tenacemente combattuto contro l’inquinamento elettromagnetico del ripetitore che ormai da anni si trova a pochi passi dal campo da calcio, sono pronti ad animare una nuova battaglia.Fonte: Il Cittadino

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