venerdì 4 giugno 2010

Sindaci in corteo contro l’inceneritore - In marcia, sulla Valtidone, delegazioni da San Giuliano, Melegnano, Carpiano, Vizzolo e Cerro

Terzo corteo per il “no” all’inceneritore A2A-Amsa, adesioni anche da San Giuliano, Melegnano, Carpiano, Vizzolo e Cerro al Lambro. Il Sudmilano rispedisce al mittente l’ipotesi inceneritore alle porte di Opera. Ieri sera circa cinquecento cittadini, e con loro undici sindaci, hanno bloccato la strada provinciale 412 Valtidone arrivando sino al punto dove la holding A2A/Amsa spinge per realizzare un impianto da 450mila tonnellate di scorie l’anno. Folta la pattuglia del Sudmilano. C’erano il vicesindaco melegnanese Enrico Lupini, quello di Vizzolo Salvatore Italia, Luigia Greco prima cittadina di San Giuliano, l’assessore alla sicurezza di Carpiano Natale Zannino per l’amministrazione di Francesco Ronchi, Dario Signorini sindaco di Cerro al Lambro. Con loro il sindaco di Opera, Ettore Fusco, e i sindaci di Locate Triulzi, Basiglio, Rozzano, Lacchiarella, Vernate e Noviglio. Dodici fasce tricolori per continuare a dire che A2A ha sbagliato i suoi calcoli. «Non ci ammorbidiremo - ha dichiarato il borgomastro leghista - nessuno pensi che il raddoppio della 412 Valtidone, un’opera attesa da trent’anni, possa essere la merce di scambio per l’accettazione della fornace». Il serpentone si è snodato in sostanziale tranquillità, a parte qualche intemperanza di automobilisti bloccati, subissati di fischi dai manifestanti. I cittadini muniti di striscioni temono per la salute. Sarà anche un impianto di ultimissima generazione, ma qualcuno scandiva l’eloquente coro “Non c’è inceneritore senza tumore”. Fusco nel suo intervento ai bordi della carreggiata ha aggiunto alle ragioni note per dire no alcuni altri elementi: «Non vogliamo camion da tutta Italia per bruciare rifiuti che non sono nostri. E se qualcuno provasse a sabotarlo, l’inceneritore, per fare evadere i boss dal supercarcere?». Insomma non se ne parla, non lì almeno. Non se ne parla nemmeno a Melegnano, dove qualcuno ha parlato di quartiere Giardino come sede alternativa. «Nemmeno nella fantascienza», tronca l’ipotesi l’assessore all’urbanistica Lupini. Fonte: Il Cittadino

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