giovedì 15 luglio 2010

Turano - La ciminiera dell’ex Gulf sarà demolita - Il 30 luglio l’esplosivo arriverà sotto scorta dal Mantovano e sarà inserito alla base della struttura della vecchia raffineria - La Bassa dice addio a un simbolo della sua storia industriale

La Bassa dice addio ad un pezzo della sua storia industriale: conto alla rovescia per la demolizione della ciminiera della ex raffineria Sarni Gulf. L’ora X è fissata il prossimo venerdì 30 luglio, tra le 19 e le 20: tre gli squilli di tromba che avviseranno e precederanno l’esplosione, quindi la forza demolitrice di gelatina esplosiva e detonatori farà crollare a terra i 150 metri di altezza della ciminiera. Direttore lavori dell’intervento è l’architetto Giuseppe Codazzi, titolare dell’omonimo studio di via Garibaldi a Codogno. Sua la spiegazione dei dettagli dell’intervento. «L’esplosivo per la demolizione partirà sotto scorta la mattina del 30 luglio da una ditta del Mantovano - informa -. La gelatina e i detonatori, una volta arrivati nella Bassa, saranno collocati alla base della ciminiera dell’ex raffineria, all’interno dei circa 600 fori che già si sono iniziati a realizzare alla base del manufatto. I detonatori saranno fatti brillare contemporaneamente: questo consentirà di far crollare a terra la ciminiera secondo una direttrice stabilita in direzione nord-sud». La ciminiera, dunque, non imploderà su sé stessa, bensì si adagerà a terra in lunghezza. «Impossibile pensare ad un’implosione del manufatto- conferma Codazzi - La ciminiera è una struttura troppo rigida, non è fatta di solo cemento armato, al suo interno vi è una sorta di “camicia” spessa circa 40 centimetri di materiale resistentissimo e refrattario al fuoco». Già messo a punto il piano di sicurezza che dovrà seguire passo a passo l’intervento. Mezz’ora prima dell’esplosione, ad esempio, tutti gli operai in attività sull’area saranno allontanati (ne resteranno all’interno solo una decina, ovviamente in piena sicurezza). «Con il supporto di carabinieri e vigili urbani, saranno poi chiuse tutte le vie di accesso alla zona - spiega Codazzi- L’ausilio delle forze dell’ordine permetterà anche di accertarsi che nessuno sosti nei pressi dell’area». Già da ieri, peraltro, si sono attivate tutte le procedure d’informazione della popolazione dei comuni interessati dall’esplosione, non solo quelli di Bertonico e Turano ma anche quelli di Terranova dei Passerini e di Castiglione d’Adda a cui arriverà ben chiaro l’eco del tuono dell’esplosione. «Abbiamo avvisato i municipi interessati, che a loro volta emetteranno una comunicazione istituzionale- informa Codazzi -. Tutti i residenti confinanti con l’area dell’ex raffineria riceveranno poi a giorni una comunicazione singola, mediante lettera raccomandata». Necessità di evacuazione per qualche famiglia? «Assolutamente no - assicura l’architetto codognese -. Il manufatto più vicino alla caduta della ciminiera è a 450 metri dalla stessa, tutto avverrà in piena sicurezza. Ai residenti confinanti, piuttosto, abbiamo dato qualche consiglio utile, come quello di tenere chiuse le finestre di casa o di evitare di avere panni stesi all’aperto. Il vento, infatti, potrebbe deviare la nuvola di polvere nella loro direzione». La rimozione dei resti della ciminiera avverrà successivamente, solo dopo la verifica attenta che tutti i detonatori siano effettivamente esplosi.Fonte: Il Cittadino

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