domenica 15 agosto 2010

Ban Ki-moon in Pakistan: il mondo è con voi - Le inondazioni hanno provocato oltre 1.600 morti e 20 milioni di sfollati

ISLAMABAD - Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, e' arrivato a Islamabad, capitale del Pakistan devastato da inondazioni, che nelle ultime settimane hanno fatto almeno 1.600 morti e 20 milioni di sinistrati. Ban, che visitera' le regioni colpite, per bocca di un portavoce ha espresso ''il sostegno delle Nazioni Unite e della comunita' internazionale al governo e al popolo pachistani''. Al suo arrivo a Islamabad, Ban ha detto che il mondo intero sostiene il Pakistan, portando la ''compassione e la solidarieta''' delle Nazioni Unite. Il segretario generale ha lanciato quindi un appello: ''Io sono anche qui - ha detto Ban - per chiedere alla comunita' internazionale di accelerare il suo aiuto al popolo pachistano. Noi stiamo tentando di mobilitare tutto l'aiuto necessario e a ricordare che il mondo intero e' dietro al popolo del Pakistan in questi tempi difficili''. Ban, che ha in programma di incontrare il presidente pachistano, Asif Ali Zardari, e il primo ministro, Yusuf Raza Gilani, prima di visitare le zone disastrate, e' atterrato alla base militare di Shaklala, nei pressi di Islamabad, alle 11:30 locali (le 08:30 in Italia).  
ALMENO 20 MILIONI DI SFOLLATI - Secondo il primo ministro pachistano, Yusuf Raza Gilani, sono almeno 20 milioni le persone colpite e lasciate senza tetto dalle devastanti inondazioni che hanno colpito il suo Paese: una cifra ben superiore ai 14 milioni stimate dalle Nazioni Unite. La notizia, in rilievo sui media pachistani, e' riportata anche dal sito online della Bbc. Gilani, che si e' rivolto alla nazione in occasione della 63.ma Festa nazionale dell' indipendenza, le cui celebrazioni sono state cancellate in conseguenza dell'emergenza, ha detto che i senzatetto sono 20 milioni, anche se non e' chiaro, scrive Bbc, quante persone che rientrano in questa stima siano stati solo temporaneamente costrette a lasciare la loro abitazione. Gilani ha detto che i soccorsi non hanno ancora raggiunto tutti, ma ha assicurato che il governo non sta lasciando ''nulla di intentato''. ''Non credo che il Pakistan sia stato abbandonato'', ha detto fra l'altro Gilani. ''Man mano che la gravita' della situazione e l'entita' dei danni di questa tragedia senza precedenti fanno il giro del mondo, la risposta (della comunita' internazionale) aumenta''. Secondo l'Onu, il cui segretario generale, Ban Ki-moon, e' atteso oggi in Pakistan, le inondazioni sono state le peggiori degli ultimi 80 anni, hanno avuto conseguenze su 14 milioni di persone e ne hanno ucciso almeno 1.600. Il governo del Pakistan e la principale forza di opposizione, il Pml-N di Nawaz Sharif, hanno deciso oggi di unire i loro sforzi per soccorrere le popolazioni colpite accordandosi per la creazione di un organismo incaricato di raccogliere fondi da destinare alla ricostruzione. Lo riferisce Geo Tv. In una conferenza stampa ad Islamabad il premier pachistano Yusuf Raza Gilani e Sharif si sono detti scioccati per l'accaduto, esprimendo dolore per la sorte di 20 milioni di persone che in diversa misura sono stati danneggiati dalle alluvioni ed hanno perso tutto o parte dei loro beni. Gilani ha spiegato che la presenza sua e di Sharif e' determinata dal fatto che ''la calamita' richiede che i partiti politici vadano oltre le loro differenze per affrontare insieme il disastro''. Per parte sua il leader della Lega musulmana del Pakistan -N ha annunciato che insieme al premier si rechera' in tutte le province del paese perche' ''e' necessario unire la nazione di fronte a simili tragedie''. ''Prima di tutto ce la dobbiamo fare con le nostre forze - ha concluso - perche' non vogliamo chiedere elemosine alla comunita' internazionale. Se qualcuno vorra' aiutarci, sara' il benvenuto, altrimenti ce la faremo anche da soli''.Fonte: Ansa.it

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