Il sottopasso del Codognino si trasforma in pista di pattinaggio. Più di 3 le auto che sono andate a sbandare contro le pareti della struttura in cemento. Alle 10 di sabato mattina, la lastra di ghiaccio che si era formata sull’asfalto non si era ancora sciolta. Nel pomeriggio, poi, sono arrivate le camionate di sale della Provincia di Lodi e la situazione è migliorata. La mattina però, tenere la strada era quasi impossibile. «Io sono riuscito a non sbandare, ma ho fatto molta fatica e come me altri che mi seguivano; non tutti però ce l’hanno fatta», commenta un automobilista esperto. «È una situazione assolutamente da condannare - gli fa eco un parente -. La strada è sotto il livello della roggia e le infiltrazioni causano il congelamento dell’asfalto. Non è una situazione accettabile. Due auto hanno fatto quasi un frontale. D’estate si può tollerare che la strada sia sempre bagnata, ma d’inverno la situazione è drammatica».Per l’assessore provinciale alla viabilità Nancy Capezzera è colpa di chi ha voluto quel sottopasso, «comuni compresi. Abbiamo ereditato una situazione problematica - dice - che in parte abbiamo sanato, ma che in parte è ancora da sanare. Hanno voluto il sottopasso quando si sa che si tratta di strutture sempre più pericolose. La manutenzione lì sarà possibile, ma solo se anche i comuni comparteciperanno alle spese. Giovedì, invece, abbiamo tenuto il tavolo prefettizio per l’emergenza neve e domani (oggi, ndr) ci riaggiorniamo. Abbiamo chiesto ai comuni di mettere sul tavolo le loro esigenze, in modo che si adotti un unico piano neve. Dopo l’incontro usciremo con delle indicazioni che devono valere per tutti». L’obiettivo è rendere gli interventi efficaci e non contestabili poi in caso di nevicate colossali. «Per la 235 siamo anche in fase di chiusura del collaudo con l’Anas - aggiunge l’assessore provinciale -; abbiamo terminato la rotatoria di fronte al Mercatone. Domattina (oggi per chi legge, ndr) la apriremo. Poi, soldi permettendo, interverremo anche sulle infiltrazioni nel sottopasso, ma devono intervenire anche le amministrazioni che l’hanno voluto».Fonte: Il Cittadino
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