giovedì 13 gennaio 2011

Codogno - Guasto al treno, pendolari come sardine - Il problema si è verificato alla stazione di Codogno, ma ha creato ritardi di 40 minuti su tutta la linea per Milano - «Siamo saliti sull’altro convoglio, ma non c’era abbastanza spazio»

Una mattinata da “sardine” nelle carrozze, ma solo per i pendolari che sono riusciti a prendere il treno. Tutti gli altri hanno dovuto aspettare il convoglio successivo, districandosi tra i ritardi. I guai sono iniziati intorno alle 7, quando un convoglio si è fermato a Codogno per un guasto, un problema che ha causato una reazione a catena su tutta la linea ferroviaria che porta a Milano. «Oggi (ieri per chi legge, ndr) il traffico si è mosso in modo particolarmente difficile - racconta Roberto Borghi del Comitato pendolari, il quale sta seguendo in prima persona la situazione anche come consigliere comunale di Casale -, a causa di un guasto al sistema frenante del treno numero 20408, bloccato alla stazione di Codogno. Si è fermato al binario 4 e non è più ripartito, provocando dei ritardi di oltre trenta minuti. Per far fronte ai disagi è stato fatto fermare un altro treno, il 2272, che proveniva da Parma: ha fatto tappa a Casale alle 7.30, sostituendo così i mezzi 20410 delle ore 7.05 e 20412 delle ore 7.31, entrambi avevano accumulato un ritardo di oltre mezzora». Quella che avrebbe dovuto essere un’ancora di salvezza, ovvero il treno 2272 bloccato per l’occasione, si è però rivelata una “prigione”: lo spazio non era sufficiente per accogliere tutti i passeggeri. «Ci è sembrato fin da subito sotto dimensionato per poter, da solo, compensare la mancanza degli altri mezzi - sottolinea Borghi -, per questo motivo molti passeggeri non sono riusciti a salire sia a Casale che a Secugnago e Lodi. Siamo arrivati a Rogoredo solo alle 8.10, con un ritardo di 40 minuti».Alla stazione di Lodi alcuni pendolari hanno perso la pazienza: «È stata una strage - spiega Michele Merola -: tutti i treni avevano tra i 20 e i 40 minuti di ritardo. Alcuni viaggiatori hanno detto di non aver visto passare nemmeno un convoglio dalle 7.40 alle 8.10, quando finalmente è arrivato il 7.30». A bordo c’erano anche alcuni pendolari della Bassa, che si lamentavano per l’accaduto. Ieri mattina Borghi ha subito provveduto a inviare una comunicazione a Regione Lombardia per spiegare i disservizi. In realtà, soprattutto per i cittadini della Bassa, negli ultimi mesi a questa parte i disagi accumulati sulla linea sono stati numerosi. «Dal 13 dicembre fino alla fine del 2010 - afferma Borghi - sono state girate al Pirellone circa 60 segnalazioni indicate dai viaggiatori in merito a disservizi, decoro scadente o treni soppressi. Si sono rivelate molto utili, tanto da essere state subito contestate a Trenitalia». Borghi, insieme all’associazione (www.pendolarilodigiani.it), sta cercando di creare un “protocollo di comunicazione” che renda più semplice i rapporti tra viaggiatori e istituzioni. Fonte: Il Cittadino

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