Il muro della palazzina Trombini, uno dei simboli di Melegnano, perde i pezzi.
E intanto il destino dello storico edificio continua a essere avvolto nel mistero. Le minoranze partono all’attacco: «Non c’è alcun progetto per la struttura». A lanciare l’allarme sono stati Fabio Guastamacchio e Bruno Buccetti, rispettivamente presidente e vicepresidente del comitato Giardino, l’organismo che raduna i residenti della zona a sud di Melegnano. «Il muro che circonda la palazzina Trombini versa in condizioni sempre più critiche - hanno incalzato -. Soprattutto dal lato di via Giardino, infatti, la copertura sta perdendo i pezzi, con le mattonelle che sempre più spesso cadono sul marciapiedi ai lati della strada. Il rischio, insomma, è che qualche pesante mattone possa finire addosso ai pedoni in transito. Anche perché si tratta di una zona densamente trafficata in tutte le ore della giornata». In un recente passato il comitato Giardino ha anche segnalato il potenziale pericolo. «Sinora, però, l’amministrazione comunale non ha fatto nulla per mettere in sicurezza il muro - hanno ripreso Guastamacchio e Bucccetti -. Ancora una volta, quindi, esortiamo palazzo Broletto ad intervenire quanto prima». Nel frattempo, il futuro dell’edificio all’ombra del castello Mediceo continua ad essere avvolto nel più fitto mistero. La Pro Melegnano Pro loco e l’Università della terza età, che sino alla scorsa estate erano ospitate nella palazzina, hanno ormai lasciato la struttura, che quindi tuttora non risulta in alcun modo utilizzata. Anche la mostra di Natale del Circolo artistico, che sino all’anno scorso si teneva nei locali dello storico edificio, quest’anno si è invece spostata in castello. «Solo per tenerla aperta, la palazzina Trombini ci costa quasi 50mila euro all’anno - ha tagliato corto il vicesindaco Enrico Lupini -. In un momento di grave crisi per le casse comunali, però, è una spesa che non possiamo permetterci. Solo nel momento in cui troveremo una destinazione definitiva, quindi, lo storico edificio sarà in grado di riaprire i battenti. L’obiettivo è di farne un polo socio-sanitario, progetto che stiamo portando avanti con la Fondazione Castellini. Provvederemo comunque alla messa in sicurezza e alla manutenzione ordinaria della struttura». Sulla vicenda ha preso posizione anche Pietro Mezzi, ex sindaco della città sul Lambro e oggi consigliere di Sinistra, ecologia e libertà, che non ha risparmiato dure critiche a palazzo Broletto. «È inconcepibile che un bene storico che appartiene alla città continui a rimanere chiuso senza che vi sia alcun progetto per il suo futuro - ha attaccato Mezzi -. La palazzina Trombini deve essere destinata al suo ruolo originario, quello cioè di spazio dove ospitare mostre ed eventi culturali in genere. Ecco perchè a breve vogliamo incontrare le associazioni culturali di Melegnano per proporre loro una serie di soluzioni sia sullo storico edificio sia sulle sale polifunzionali, altro argomento su cui l’amministrazione ha le idee confuse».Fonte: Il Cittadino
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