L’ultima parola, quella definitiva, sulla Tem (la Tangenziale est esterna di Milano), non è arrivata sotto l’albero di Natale ma poche ore fa, nella calza della Befana. La provincia di Milano ha fatto un’affermazione importante: «Entro la prima metà del 2011 i cantieri dell’autostrada saranno aperti. L’impegno arriva da un soggetto, la Provincia, che gioca un ruolo decisivo in Tem con il 14,9 per cento delle azioni Asam e il 32 per cento della Serravalle». Comuni e sindaci del Sudest Milano si aspettavano qualcosa di importante, all’inizio dell’anno, in merito all’autostrada che da tempo è diventata affare di casa per molti centri abitati. E infatti l’annuncio di peso è arrivato per voce della provincia di Milano: «Faremo pressione per iniziare fisicamente le opere della Tem non nella seconda metà del 2011 ma nella prima», sono le parole con cui il presidente di Palazzo Isimbardi, Guido Podestà, sembra dettare una stretta agenda di tempi. Il 2015, l’anno dell’Expo di Milano, si avvicina a larghe falcate e il rischio è di presentarsi al mondo con i cantieri ancora per aria. La “lunga marcia” della nuova tangenziale è quasi conclusa e da via Vivaio arriva lo sprone (dato anche in qualità di soggetto azionista) a non perdere altri mesi su mappe e studi di ingegneria. «È arrivato davvero il momento di aprire una corsia preferenziale per l’infrastruttura da 1,6 miliardi di euro», ha ribadito il presidente della Provincia, aggiungendo anche un’altra valutazione importante agli occhi e alle orecchie di chi vive nel Sudmilano: «La Tem è la prima parte dell’anello tangenziale esterno a sud di Milano - ha continuato Podestà - e precederà il raddoppio dell’attuale tangenziale ovest, anch’essa con pesanti problemi nella congestione dei flussi di traffico». In altri termini si rafforza anche l’idea - già emersa nei mesi scorsi in sede provinciale, su posizione dell’assessore ai trasporti Giovanni De Nicola - che la est esterna chiami automaticamente la ovest-bis, andando in questo caso a chiedere spazi di transito a comuni come Carpiano, Locate Triulzi e Opera. Intanto però si comincia a spostare più vicino che si può il primo scavo per la Cerro al Lambro-Agrate Brianza: «La provincia di Milano, come coordinatore dei soggetti pubblici e privati, chiede il massimo impegno per anticipare di qualche mese le opere. Non bisogna superare l’estate», ha precisato Podestà. Intenzioni chiare che devono però fare i conti con i tempi del Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica: l’autorità di governo deve pubblicare il progetto esecutivo dell’autostrada, al quale far seguire l’appalto delle opere. I comuni (capofila Melzo), si aspettano la delibera Cipe nel giro di pochi giorni. E nel frattempo, come detto, la provincia di Milano cerca di forzare i tempi. Fonte: Il Cittadino
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