La primavera esplode e cominciano le segnalazioni di nidi di cicogne su campanili ed altri posti classici fra Lodigiano e Sudmilano. Ma a Cerro al Lambro si sta verificando un singolare “conflitto di interesse” fra pennuti ed umani. Teatro della contesa la cima del campanile di San Giacomo e Cristoforo, che domina l’abitato in fondo a via Roma. Da pochi giorni quattro cicogne bianche hanno fatto la loro comparsa sopra le campane, ma il problema è che la settimana prossima dovrebbero partire i lavori di restauro della chiesa maggiore di Cerro. A quel punto sarà impossibile far convivere tutte le esigenze nello stesso posto - quelle umane dell’edilizia e quelle animali di nidificazione - quindi bisognerà risolvere il dilemma da una parte o dall’altra. Ci proverà la riunione convocata lunedì sera, mettendo di fronte il parroco don Umberto Lucchini, i rappresentanti dell’impresa edile e la delegata Lipu (Lega italiana protezione uccelli) per la zona Anna Canzoneri, già promotrice del progetto “Nidi amici”. Il tavolo “diplomatico” stabilità il da farsi, se ritardare di qualche giorno i ponteggi oppure sollecitare le due coppie di cicogne bianche al trasloco. Sempre che queste ultime, fiutando l’aria poco propizia a metter su famiglia, non se ne siano andate di loro spontanea volontà. Obiettivi fotografici e curiosità seguono anche lo spettacolo in cima alla parrocchiale di Valera Fratta. Qui, sopra il campanile dell’imponente chiesa maggiore di San Zenone, si vede già un nido in costruzione, coronato, è l’auspicio di tutti, dalla nascita dei piccoli come è accaduto spesso nei luoghi più impensati della pianura, fra cui tralicci della luce e cascine abbandonate. Nonostante le segnalazioni frequenti degli ultimi anni, la nidificazione primaverile della cicogna bianca (o della più solitaria cicogna nera, che non predilige le zone antropizzate) continua a rappresentare un evento abbastanza raro, che spesso non va a buon fine per la massiccia presenza degli uomini e delle loro attività nell’ambiente circostante. L’associazione Lipu segnala quindi l’importanza di sostenere alcune stazioni di migrazione aperte da non molti anni nella pianura lombarda occidentale, fra cui le oasi di Racconigi (Torino), di Cascina Venara in provincia di Pavia, e nel Parco Agricolo Sudmilano, l’oasi di transito di Gudo Gambaredo presso Zibido San Giacomo, nell’area del parco meno urbanizzata. Fonte: Il Cittadino
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