mercoledì 27 aprile 2011

Vizzolo - «Tem, la cava da un’altra parte» - Qualche giorno fa il sindaco e l’amministrazione hanno precisato che non è nemmeno sicuro che si faccia. Con 103 firme il centrodestra di Vizzolo contro lo scavo

Con cento firme raccolte e una richiesta precisa alla Regione («la cava da un’altra parte») il centrodestra di Vizzolo Predabissi tiene alta nel melegnanese l’attenzione sulla Tem, in un momento in cui il fronte caldo sull’autostrada sembra spostato a Paullo e dintorni. «Ma anche qui a Vizzolo c’è un problema enorme che non si può far transitare alla leggera; - insistono i portavoce di Pdl, Lega Nord e lista civica “Per Vizzolo”- è necessario sapere se la cava l’avremo in casa nostra, se non l’avremo, quanto sarà grande e che fine farà una volta servita al suo uso. Chi dovrebbe informarsi sono sindaco e comune, ma dopo aver alzato tante barricate contro l’autostrada in passato, anche contro l’accordo di programma, adesso hanno preso un atteggiamento stranamente attendista». Le opposizioni alla giunta di Mario Mazza, in carica dall’anno scorso, rifiniscono il loro punto di vista sul “dettaglio” emerso qualche mese fa, quando si è alzato il sipario sul progetto definitivo della nuova tangenziale. Vizzolo oltre al casello di entrata nella Tem dovrebbe prendersi entro i confini territoriali una cava da 1 milione 524mila metri cubi, segnata sulle mappe al confine con Casalmaiocco e Sordio. Al “mostro” 103 cittadini che hanno firmato ai gazebo del centrodestra dicono no. «Le cave necessarie all’autostrada sono tre in tutto - insiste il capogruppo di opposizione Dario Del Fabbro - la nostra, quella di Paullo e quella di Melzo. Non parliamo di un’invasione alla quale sarebbe comprensibile rassegnarsi. Siamo sicuri che di alternative non ce n’è? È vero che se la cava non si fa qui i materiali devono comunque arrivare a Vizzolo: ma quanti chilometri dovranno fare? La distanza è tutt’altro che insuperabile». Qualche giorno fa il sindaco e l’amministrazione hanno precisato che la cava va considerata “di prestito”, cioè esaurita una volta servita al suo scopo (in altri termini, non funzionerà trent’anni come la discarica di Montebuono, nda) e che non è nemmeno sicuro che si faccia, perché prima occorrono i sondaggi di terreno. «Ma sono affermazioni troppo vaghe - incalza l’ex candidato sindaco Del Fabbro - di fronte a un intervento di simile impatto un comune dovrebbe cercare di muoversi in qualunque direzione pur di portare a casa dettagli meno insignificanti. Consideriamo fra l’altro che Vizzolo è uno dei comuni che più ha dato e meno ha ricevuto dalla Tem, che per noi resta comunque un’opera fondamentale. Negli anni scorsi l’opposizione “a prescindere” all’autostrada, la contrapposizione totale, non ci ha portato nemmeno una rotonda come opera compensativa; adesso invece la cava arriva in casa nostra. E stavolta, con nostra totale sorpresa, il palazzo dice sì, o almeno veste l’abito di una moderazione che tiene fuori dalla porta le preoccupazioni dei residenti». Fonte: Il Cittadino
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