mercoledì 10 agosto 2011

Melegnano, tornano in azione i vandali: nel mirino parchi e aree verdi della città

I vandali tornano all’assalto dei parchi di Melegnano: divelta la staccionata nell’area verde dedicata a Giovanni Paolo II. E nel parco del castello i teppisti abbattono una panchina. Nei giorni scorsi, infatti, i vandali hanno nuovamente preso di mira le aree verdi presenti nelle varie zone di Melegnano. A partire dal parco giochi dedicato a Giovanni Paolo II in zona Giardino che, a soli due anni dall’apertura, è già stato quasi completamente distrutto.
I teppisti hanno divelto gran parte delle staccionate in legno, molte delle quali si trovano ammassate in fondo all’area verde, mentre i giochi sono stati imbrattati con scritte di tutti i tipi. L’ultima “impresa” risale proprio a questi giorni; la denuncia è arrivata dagli stessi residenti del quartiere Giardino, le cui abitazioni affacciano sull’area verde.«Servendosi delle varie staccionate abbattute - hanno raccontato rassegnanti -, i vandali hanno costruito una piccola casetta, all’ingresso della quale ci hanno messo addirittura un cartello stradale recuperato non si sa dove». Il parco in zona Giardino, insomma, è sempre più degradato. «Ed è un vero peccato perché, trovandosi proprio a metà strada tra i due quartieri, l’area verde potrebbe diventare un punto di riferimento sia per i bimbi della Broggi Izar che per quelli del Giardino - hanno ribadito amareggiati gli abitanti della zona -. Purtroppo, però, per l’inciviltà di pochi devono pagare tutti».Sino a qualche tempo fa, invece, i vandali erano soliti prendere di mira il giardino all’italiana che si trova nel castello mediceo, di cui a più riprese avevano divelto le staccionate in legno, tanto da costringere palazzo Broletto a sostituirle con una nuova recinzione in ferro più resistente. E così ora, per mettere a segno le loro scorribande, i teppisti si sono spostati dall’altra parte del parco, nella zona cioè dedicata ai giochi dei bimbi. Proprio di questi giorni, infatti, è il ritrovamento di una panchina abbattuta nell’area verde all’ombra del castello mediceo.Fonte: Il Cittadino
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