martedì 30 agosto 2011

San Donato - Furto al bar Diana, i ladri fanno il bis

Furto “fotocopia”, e a un mese e tre giorni di distanza, per il bar Diana di San Donato Milanese, in via Martiri di Cefalonia, non lontano dal comando della polizia locale: nella notte tra domenica e ieri i “soliti ignoti” hanno tagliato una delle saracinesche, forzato la porta interna di alluminio e poi hanno ripulito in pochi minuti quasi tutte le sigarette esposte, probabilmente selezionando anche le marche più facili da rivendere, e scassinato le gettoniere dei videopoker.
Il titolare è per qualche giorno in montagna in vacanza e questa volta è toccato ai figli venir svegliati di soprassalto alle tre di notte dallo squillo del telefonino collegato al sistema d’allarme e correre in strada con qualcosa sopra il pigiama per rendersi conto che il furto era andato a segno. «Pochi giorni dopo il furto di fine luglio c’erano stati degli arresti e sembrava che la “banda dei videopoker” fosse stata sgominata – riflette il titolare -, ma è evidente che non è così. Anche l’altra volta, ci siamo poi accorti, avevano prelevato denaro dai videogiochi. È stato un furto del tutto identico all’altro». Da notare che il precedente colpo, attorno alle 3 di notte del 25 luglio, era avvenuto tra domenica e lunedì. Ma sembrava che fosse l’ultimo di una scia di colpi iniziati circa un’ora e mezza prima nel Basso Lodigiano, per la precisione a Zorlesco di Casalpusterlengo, e proseguita quindi a Crespiatica: nel primo caso uno dei figli dei titolari aveva visto in faccia i ladri mentre forzavano una finestra, nel secondo era stato un vigilantes dell’Ivri, impegnato in un giro di controlli in paese, a mettere in fuga i malviventi che avevano già scassinato il bar, ma erano rimasti a mani vuote. Curiosamente anche questa volta un furto a Crespiatica c’è stato, ma tra sabato e domenica, quindi 24 ore prima , e in un altro bar, quello del Tormo.Ora nelle mani dei titolari del Diana e dei carabinieri di San Donato c’è il filmato del furto, che, stando a quanto hanno fatto in tempo a raccontare per telefono i figli al papà, titolare della licenza, ancora una volta immortala ladri molto esperti, velocissimi nello svuotare lo scaffale dei tabacchi e nel forzare le macchinette elettroniche, con una perfetta suddivisione di compiti: sarebbero degli ottimi lavoratori, se si accontentassero di un salario onesto. A questo punto si aprono due ipotesi: o i quattro romeni che bivaccavano nella stazione ferroviaria di San Donato e che erano stati arrestati il 28 luglio dopo un furto a Rovato non erano gli autori del precedente colpo al Diana, come invece si sospettava, oppure prima di finire in cella avevano fatto in tempo a “passare” informazioni utili sull’obiettivo a qualche conoscente che ha ripetuto le loro gesta. Decine di arresti di ladri specializzati negli assalti ai bar, soprattutto nel mese di luglio, non hanno quindi fermato il fenomeno.Fonte: Il Cittadino
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