sabato 17 settembre 2011

Domenica al via la caccia. Ambientalisti in piazza

Domenica prossima si apre la stagione venatoria 2011-2012 sul territorio italiano, accompagnata, come ogni anno, da uno sciame di polemiche. Se i cacciatori difendono le proprie ragioni, i secondi denunciano la violazione delle regole e si preparano a scendere in piazza. «Le Regioni continuano a chiamarsi fuori dalle regole per soddisfare le richieste dell'estremismo venatorio», denuncia il Wwf. Se «le Regioni del Sud hanno deciso di adeguarsi eliminando dal calendario 10 o 20 giorni di caccia per le specie particolarmente sensibili», rileva l'Ente nazionale protezione animali, «Lazio, Marche, Umbria, Sardegna e alcune province toscane non hanno voluto adeguarsi alle regole». Per non parlare, aggiunge la Lega italiana protezione uccelli (Lipu), di Lombardia e Veneto: «La prima ha approvato, e la seconda si appresta a farlo, un nuovo provvedimento di caccia in deroga a piccoli uccelli, ignorando i richiami della Comunità europea, le sentenze della Corte Costituzionale e le condanne già subite dall'Italia». Condanne, sostiene l'associazione, a cui potrebbero aggiungersene altre, viste le «gravi infrazioni della direttiva comunitaria commesse in molte Regioni». «Per gli animali la caccia è una guerra impari», sottolinea la Lega Antivivisezione, che annuncia la partecipazione, domenica 25 settembre, alla Marcia della pace Perugia-Assisi anche per «protestare contro il decreto Prestigiacomo che offre 'scontì ai bracconieri». E la Marcia non sarà l'unica protesta di ambientalisti e animalisti, che sfileranno nelle strade anche domani, a Torino, per far sapere che nel 2012 si terrà un referendum regionale sulla caccia. Dal canto loro, i cacciatori rivendicano un ruolo di «tutela e controllo del territorio», come spiega ArciCaccia, secondo cui «le incertezze e il conflitto che segnano l'avvio della nuova stagione venatoria impongono la ridefinizione di un nuovo e più solido rapporto tra caccia e società». Per guadagnare il favore dell'opinione pubblica, intanto, il Comitato Nazionale Caccia e Natura e Face Italia (Federcaccia, Enalcaccia, Liberacaccia, AnuuMigratoristi) hanno lanciato una campagna stampa sui giornali che punta a «trasmettere un messaggio sul valore positivo della caccia e dei cacciatori e il loro contributo per l'ambiente, la fauna e l'economia».Fonte: L'Unità.it
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