lunedì 19 settembre 2011

Lodi - L’ altra faccia della città: i cunicoli sotterranei testimoniano la storia

A spasso per la Lodi che non si vede, a zonzo tra gallerie e cunicoli di un grande, invisibile e insospettabile tesoro: la curiosità (oltre a un nutritissimo nugolo di zanzare voraci e veloci) ha accompagnato lo stupore e la meraviglia dei visitatori arrivati nel fine settimana da Costanza alla vista del patrimonio storico nascosto, e fino a non molto tempo fa segreto, del sottosuolo di Lodi.
La fitta rete di passaggi e gallerie, di stanze e condotti antichi ha affascinato e lasciato di stucco un folto gruppo di visitatori tedeschi, più di una dozzina, cui si sono uniti altrettanti lodigiani che hanno approfittato della visita organizzata dall’associazione Lodi Murata che, lo scorso sabato, in occasione delle celebrazioni per il rinnovo del gemellaggio con la città di Costanza, ha avuto autorizzazione speciale dal Broletto per condurre i visitatori in uno degli itinerari più suggestivi e meno frequentati, anche perché per lo più chiuso, della nostra città. A colpire maggiormente gli ospiti è stato il divario fra la Lodi “esterna” e quella, insospettabile, sepolta e nascosta, ma non meno affascinante, sotterranea. Il labirinto fatto di un fitto intrico di cunicoli, gallerie e passaggi che si cela proprio sotto il centro, soprattutto intorno al castello e all’ area dove un tempo sorgeva la torre maestra e ora invece ha sede l’ istituto scolastico Bassi. Un tempo la “Lodi sotterreanea” serviva a dare una rapida via di fuga in caso di attacchi nemici.La visita, ricca di spunti e spiegazioni su quelle che potevano essere le fortificazioni del tempo e sul perché la città si fosse sviluppata in quel modo e con quelle caratteristiche, è durata quasi due ore. A condurla Paolo Tarenzi dell’associazione Lodi Murata che ha fatto in modo di essere un cicerone chiaro e preciso, e di rispondere alle eventuali curiosità dei suoi interlocutori, lasciando poi tradurre in tedesco le sue spiegazioni, dal fossato sino alle stanze sotterranee.«L’interesse che ho potuto riscontrare sia da parte dei visitatori locali che da quelli stranieri è stato grande e sincero - spiega - . Molti lodigiani, più o meno la metà del gruppo, hanno approfittato di quest’occasione per visitare una parte della loro città, raramente visitabile. I tedeschi, in particolare, ci hanno chiesto se le mura quella zona sia sempre visitabile. Abbiamo risposto che è nostra premura fare in modo che, nonostante le difficoltà, l’itinerario sia presto visibile e visitabile da tutti». La prospettiva di far diventare i percorsi sotterranei del centro storico un punto di attrattiva per i turisti, del resto, è ben chiara all’associazione Lodi Murata che da anni lavora con questo specifico obiettivo.Fonte: Il Cittadino
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