Conti difficili anche per il Comune di San Donato che, in virtù del
massimo rigore imposto dal governo Monti agli enti locali, andrà
incontro a tagli dei trasferimenti erariali pari a 2 milioni e 140mila
euro. Da questo dato nelle stanze decisionali del municipio sono partite
le strategie per la stesura del bilancio di previsione, già approvato
dalla giunta sandonatese, che oggi sarà al centro dell’attenzione nel
corso dell’incontro di più commissioni consiliari congiunte.
Per entrare nel vivo delle scelte effettuate al fine di far quadrare i conti, tenendo conto della forbice che apre una pagina fatta inevitabilmente di aumenti di tasse o tariffe, piuttosto che di tagli, occorrerà attendere il passaggio in aula consiliare. Ma, in attesa del dibattito, il sindaco Mario Dompè nel periodico comunale del mese di febbraio, esternando le difficoltà riscontrate alla luce dei nuovi duri provvedimenti, ha parlato di «scelte che dovranno andare necessariamente nella direzione dell’aumento delle imposte locali e nella rivisitazione dei servizi, sia in termini di offerte, che di costi». Al tempo stesso, senza risparmiare un affondo agli avversari politici che si stanno affacciando alla battaglia elettorale, ha accennato ad un dibattito in cui i «diversi candidati prometteranno mari e monti, fingendo di non sapere che la sfida oggi è di far fronte alla drammaticità della situazione e limitarne gli effetti negativi sulla nostra comunità». Mentre per i residenti di questo tratto di hinterland che hanno iniziato a porsi quesiti sulla nuova imposta e sui maggiori esborsi che potrebbero coinvolgerli, sulla homepage del sito del Comune da più di una settimana è stato inserito l’avviso: «Le informazioni sulla nuova Imposta municipale unica - Imu potranno essere fornite successivamente all’adozione dei relativi atti deliberativi». I portabandiera politici in questi giorni sono quindi alle prese con i preparativi per il confronto con cui si chiuderà questo mandato, che sarà rigorosamente giocato su numeri, conteggi e tasse, nell’ambito di una pagina alquanto complicata. Fonte: Il Cittadino
Per entrare nel vivo delle scelte effettuate al fine di far quadrare i conti, tenendo conto della forbice che apre una pagina fatta inevitabilmente di aumenti di tasse o tariffe, piuttosto che di tagli, occorrerà attendere il passaggio in aula consiliare. Ma, in attesa del dibattito, il sindaco Mario Dompè nel periodico comunale del mese di febbraio, esternando le difficoltà riscontrate alla luce dei nuovi duri provvedimenti, ha parlato di «scelte che dovranno andare necessariamente nella direzione dell’aumento delle imposte locali e nella rivisitazione dei servizi, sia in termini di offerte, che di costi». Al tempo stesso, senza risparmiare un affondo agli avversari politici che si stanno affacciando alla battaglia elettorale, ha accennato ad un dibattito in cui i «diversi candidati prometteranno mari e monti, fingendo di non sapere che la sfida oggi è di far fronte alla drammaticità della situazione e limitarne gli effetti negativi sulla nostra comunità». Mentre per i residenti di questo tratto di hinterland che hanno iniziato a porsi quesiti sulla nuova imposta e sui maggiori esborsi che potrebbero coinvolgerli, sulla homepage del sito del Comune da più di una settimana è stato inserito l’avviso: «Le informazioni sulla nuova Imposta municipale unica - Imu potranno essere fornite successivamente all’adozione dei relativi atti deliberativi». I portabandiera politici in questi giorni sono quindi alle prese con i preparativi per il confronto con cui si chiuderà questo mandato, che sarà rigorosamente giocato su numeri, conteggi e tasse, nell’ambito di una pagina alquanto complicata. Fonte: Il Cittadino
